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IL COLPO

Fanno esplodere il bancomat dell'Unicredit e scappano coi soldi su un'Audi RS3

Ancora un furto messo a segno dall'ormai famosa "banda della marmotta". L'ennesimo, ormai, nella provincia di Torino

Borgaretto dopo Santena. E dopo Pralormo, San Maurizio Canavese, San Giusto Canavese, Strambino, Aglié, Vische, Settimo, Roletto e Robassomero. Ancora un colpo messo a segno dalla “banda della marmotta”, il sodalizio che da mesi sta terrorizzando gli istituti di credito della provincia facendo saltare in aria i bancomat e portandosi via il denaro. Ora è toccato all’Unicredit di Borgaretto, in piazza Kennedy. La banda (i malviventi erano a volto coperto) è arrivata a bordo di un’Audi RS3, bolide da 60mila euro e con ogni probabilità provento di furto. Con l’esplosivo, la banda ha fatto esplodere lo sportello e sradicato la cassa. Dentro, c’erano parecchi soldi, perché le casse erano state caricate di denaro, anche se non è ancora quantificabile il bottino. La banca Unicredit di piazza Kennedy ieri era inagibile, la vigilanza privata sorvegliava l’ingresso e una ditta riparava i danni. In base alle previsioni, l’istituto dovrebbe riaprire venerdì o al massimo sabato. Ovviamente, un biglietto fuori recava la scritta “bancomat non funzionante”.

Solamente 24 ore prima, la banda della marmotta era a Santena e aveva colpito alla Cassa di Savigliano in via Vittorio Veneto. Anche in quell’occasione, era stato fatto esplodere il bancomat, ma sfortunatamente per i malviventi il dispositivo era sì saltato in aria, ma non si era aperto del tutto. La banda ha quindi provato ad armeggiare ma il rumore dell'esplosione ha svegliato gli abitanti della via che hanno chiamato i carabinieri. A quel punto i malviventi sono fuggiti. A bordo di un’Audi RS3, dunque la banda di Santena è la stessa che ha colpito anche a Borgaretto.

Tra i colpi con gli incassi maggiori della banda della marmotta c’era stato quello a San Maurizio Canavese, ma in quell’occasione la vittima prescelta non era una banca bensì un ufficio postale. I criminali avevano fatto saltare in aria lo sportello Postamat di via Paolo Tesio e si erano portati via la bellezza di 90mila euro. Gli altri colpi, appunto, a Pralormo, San Giusto Canavese, Strambino, Aglié, Vische, Settimo, Roletto e Robassomero.

Insomma, da qualche tempo il vero terrore di banche e uffici postali è questa particolare banda. Anzi, queste bande, perché ad agire sarebbe più di un gruppo vista una così grande quantità di colpi e auto diverse (ci sarebbe anche una Bmw) usate dai sodalizi. Dunque, non più rapine a mano armata dentro gli uffici, ma raid organizzati per fare saltare in aria bancomat e postamat. Negli ultimi anni ladri e rapinatori hanno quindi modificato il loro modus operandi per arrivare ai contanti, visto che gli sportellisti sono protetti e i soldi custoditi in forzieri che si aprono a tempo. Senza contare i sistemi di sorveglianza collegati alle centrali delle forze dell’ordine.

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