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Gian Enzo Sperone nella "sua" Torino: ed è subito bagno di folla

Inaugurazione sold-out presso lo Spazio Ersel della mostra "Figure, Miraggi Domestici. Pittori a Torino 1900 – 1960”

Un grande successo. Un autentico bagno di folla questa sera, mercoledì 7 maggio, a Torino in piazza Solferino, per Gian Enzo Sperone, tornato nella sua città per l'allestimento della mostra evento Figure, Miraggi Domestici. Pittori a Torino 1900 – 1960, curata insieme a Denis Isaia e allestita presso lo Spazio Ersel. Una mostra kolossal, composta da ben 121 opere realizzate da 42 artisti, tutti protagonisti della Torino di quegli anni. Alcuni dei quadri sono stati prestati dallo stesso Sperone, ma la maggior parte proviene da collezionisti privati. Nei giorni precedenti all'inaugurazione, Sperone, gallerista di fama mondiale, aveva dichiarato che la mostra sarebbe stata l'occasione per «chiedere perdono ai grandi della pittura». E questa sera ha spiegato il perché. «Nella seconda metà degli anni '60 - ha sottolineato Sperone - sono nati tre movimenti importanti: arte povera, arte concettuale e minimalismo. Noi, giovani avanguardisti, abbiamo dato una "spallata" a tanti di questi artisti. Personaggi che poi sono finiti nell'ombra, quasi dimenticati. Con questa mostra ho pensato di risarcirli».

Ben 121, le opere della mostra-kolossal. I titoli più importanti? "Linee forza di un paesaggio estivo" di Giacomo Balla; "Ritratto di Mario Gioda" di Mario Reviglione; "Si e no" di Albino Galvano; "Sogno" di Enrico Colombatto Rosso. E queste sono solo alcune delle opere più importanti dell'esposizione di piazza Solferino. 

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