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il folle gesto
28 Gennaio 2024 - 17:26
Il video gira da qualche ora sui cellulari della città di Settimo Torinese. Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 gennaio un gruppo di ragazzini ha montato una nastro o probabilmente un cavo (dopo verifiche, si è trattato di un nastro) proprio all'uscita del sottopasso di via Leinì. Per loro sfortuna però un residente riprende tutta la scena dal palazzo di fronte. Il gruppetto - composto da ragazzi probabilmente minorenni - arriva nei pressi della rotonda e in pochi secondi monta il pericolosissimo ostacolo. A distanza si sente dire: «Veloce! Veloce!» e poi «Forte!». L'idea è quella di legare la corda bella stretta. Poco dopo, un membro del gruppo annuncia: «Macchina! Macchina! Via! Via!» e i ragazzini se la danno a gambe. Un giochino rischiosissimo: la corda era legata a un cartello stradale e a un palo. Se un'auto fosse arrivata a tutta velocità, senza vedere l'ostacolo, avrebbe potuto buttare giù tutto. Senza contare gli eventuali feriti. Per fortuna, nessuno si è fatto male. L'automobilista in arrivo ha subito notato i ragazzini e la corda montata a centro strada, si è fermato e l'ha smontata. Ma il gruppetto, nel frattempo, era già fuggito.
Sull'accaduto interviene il consigliere comunale del Gruppo Misto, Antonio Borrini. «Dalla maggioranza - afferma Borrini - ci dicono sempre che questa è una città sicura. Quest'ultimo episodio invece sottolinea come un problema ci sia eccome. Deve essere risolto. A questo punto mi aspetto le dimissioni del vicesindaco Brino sul tavolo domani mattina, è un fallimento». Duro anche il referente di Fratelli d'Italia a Settimo, Enzo Maiolino: «Se due ragazzini fanno questo a cielo aperto, totalmente incoscienti e inconsapevoli, è perché manca totalmente il rispetto, e anche un minimo di educazione civica. Questa gara a chi fa la fesseria più grande va fermata, senza ulteriori attenuanti». Sul caso si esprime anche il consigliere della Lega, Manolo Maugeri: «Questo ennesimo episodio che mina la sicurezza dei settimesi attesta che non si tratta più di singoli casi isolati. Dato che l'amministrazione non può, come pensa con i suoi provvedimenti, arginare questi fenomeni, dovrebbe rivolgersi alle forze dell'ordine per garantire un maggiore presidio del territorio. Non bastano buone iniziative come quella dell'implementazione della videosorveglianza. Un gruppo di ragazzini che tende un cavo d'acciaio può sembrare una bravata, ma non è da sottovalutare. Cominciamo a prendere questi eventi in seria considerazione».
Un episodio simile era accaduto qualche settimana fa a Milano. Un 24enne, Domenico Santoro, è stato arrestato per strage e attentato alla sicurezza dei trasporti per aver teso un cavo d'acciaio ad altezza d'uomo in viale Toscana, a Milano, con altre due persone che non sono ancora state identificate.
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