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Il caso

L'appello di Mario: «Basta barriere architettoniche» - IL VIDEO

Serve migliorare l'accessibilità in città, dalle rampe di accesso agli attraversamenti pedonali

Muoversi a Torino per chi è portatore di disabilità non è impresa semplice. Marciapiedi e attraversamenti pedonali disconnessi, rampe inesistenti o difficili da percorrere rendono quasi impossibile vivere in autonomia la città. Anche gli accessi ai presidi sanitari non sono tutti agevoli, tanto che Mario – costretto in carrozzella dal 2016 a causa di una mielopatia – è rovinosamente cascato a terra tentando di arrivare all’ascensore dell’Asl di via Monginevro, dove l’unica rampa presente è quella del passo carraio dell’edificio al civico 130/a.

Venerdì 17 maggio, «ho parcheggiato l’auto davanti all’Asl, nel posto riservato ai disabili – ha raccontato – dove però non c’è una rampa a disposizione, come invece è presente per ogni parcheggio riservato ai disabili davanti all’ospedale San Giovanni Bosco». Quindi Mario si è avvicinato alla rampa del passo carraio per salire sul marciapiede. «Nonostante avessi messo in sicurezza la carrozzella con l’apposito sistema per non farla ribaltare – ha spiegato – sono caduto all’indietro, finendo in mezzo alla strada». Prontamente, tre infermieri in pausa che hanno assistito alla scena hanno soccorso Mario. «Mi hanno aiutato a sedermi, da solo non riesco a tirarmi su, e in attesa dell’ambulanza mi hanno prestato i primi soccorso portandomi dentro l’Asl».

Dal pronto soccorso dell’ospedale Martini, Mario esce con una diagnosi di trauma cranico e sette giorni di prognosi. «Non è la prima volta che accade, e il problema non sono solo le rampe di accesso». Molti attraversamenti pedonali passano sopra i binari del tram. «Spesso, come davanti al Maria Vittoria, i binari sono disconnessi e mentre si attraversa le ruote delle carrozzelle rischiano di incastrarsi – ha spiegato ancora Mario – e per andare avanti si è costretti a chiedere aiuto ai passanti». Poter passeggiare in piena autonomia per la città è un diritto di tutti.

«Da quando sono in carrozzella, la situazione a Torino è migliorata di poco», ha concluso Mario facendo un appello al Comuna: «bisogna abbattere tutte le barriere architettoniche, in modo tempestivo».

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