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Diritto di Tribuna

Spaccio, bivacchi e illuminazione: «E aumentano le case in vendita» - IL VIDEO

In 379 chiedono interventi all’amministrazione contro mini-market e clochard

«Prima l’apertura dei mini-market, poi - a catena- il bivacco libero e i problemi di spaccio». Sono le parole di Fabio Cecchetto, residente nel quartiere Barriera di Milano, a introdurre il Diritto di Tribuna che, questa mattina, ha avuto per oggetto la riqualificazione dell’area verde che attraversa corso Taranto tra piazza Derna e via Mercadante. Un piccolo appezzamento di terreno, senza giochi per bambini, da troppi anni preda di spacciatori e ubriaconi.

La petizione

Lo testimoniano le foto scattate dai loro balconi dai cittadini e le 379 firme raccolte per chiedere, all’amministrazione comunale, un aiuto. Dito puntato in primis contro i mini-market che tengono aperto giorno e notte. E contro i bivacchi che, la sera, costringono i residenti a restare a casa. «Io ho una figlia che la sera si rifiuta di andare a portare il cane» racconta Giovanni. Fino alle 3 del mattino, infatti, il pericolo di fare brutti incontri è reale. Anche se c’è chi non si sente tranquillo nemmeno di giorno. «Abbiamo visto gente trasformare i nostri muri in vespasiani. E questo di mattina, davanti alla scuola Levi» protesta Valentina, un’altra residente.

C’è chi se ne va...

Qui molte famiglie hanno persino abbandonato il quartiere Barriera di Milano. Lo dimostrano i cartelli degli appartamenti in vendita, ben visibili sui muri. E c’è chi sta pensando, seriamente, di installare un sistema di telecamere. «Ogni portone presenta 2-3 alloggi in vendita - racconta Riccardo -. La gente è stufa: tanto dei pusher quanto degli atti vandalici ai danni delle auto. Per non parlare della gente che dorme dove capita».

Le richieste

Un problema molto sentito anche dalla Circoscrizione 6 che, in zona, si è spesa molto: con sopralluoghi e interventi. A cominciare dal recupero di un basso fabbricato in via Zandonai. «L’anno scorso abbiamo scritto all’assessore Foglietta per chiedere più illuminazione - precisano il presidente, Valerio Lomanto, e il coordinatore all’Urbanistica, Enrico Scagliotti -. Poi abbiamo portato i cittadini dall’assessore Pentenero, che qui in corso Taranto è anche venuta. Abbiamo chiesto sei pali della luce (per noi simbolo di sicurezza). Un anno dopo siamo ancora qui ad aspettare».

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