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01 Giugno 2025 - 23:45
Domenica 1° giugno, la rete di musicisti e musiciste di "La Musica contro il Silenzio" ha invaso le piazze italiane con una manifestazione che ha unito arte e attivismo in un messaggio potente e inequivocabile. Nonostante le manifestazioni siano spesso associate a sigle di partito o sindacali, "La Musica contro il Silenzio" ha scelto di percorrere una strada diversa. "Non accettiamo sigle o nomenclature", hanno dichiarato gli organizzatori, sottolineando la natura indipendente e apartitica dell'iniziativa. Il loro obiettivo è essere sostenuti unicamente dal senso civico e dal desiderio di giustizia, utilizzando la musica come linguaggio universale per esprimere il loro dissenso.
La scelta dei brani eseguiti durante la manifestazione è stata dettata dal messaggio che questa voleva comunicare. Il "Requiem" di Mozart, "Bella Ciao", "Imagine" di John Lennon e l'inno nazionale palestinese sono stati suonati da musicisti vestiti di bianco, simbolo di pace e purezza, davanti a un pubblico attento e partecipe. Ogni pezzo ha portato con sé un messaggio specifico: il "Requiem" come simbolo di lutto e memoria, "Bella Ciao" come inno di resistenza, "Imagine" come sogno di un mondo migliore e l'inno palestinese come richiamo alla solidarietà internazionale.
"Il silenzio non è più omertà, il silenzio è diventato complicità", hanno affermato gli organizzatori, lanciando un appello agli spettatori. La manifestazione ha voluto scuotere le coscienze, invitando le persone a non voltare lo sguardo di fronte ai soprusi e alle ingiustizie. La scelta di suonare nelle piazze, luoghi di incontro e di scambio, ha amplificato il messaggio, trasformando ogni esibizione in un momento di riflessione collettiva.
Tra le città coinvolte, Torino ha avuto un ruolo centrale. In Piazza Carignano, numerosi musicisti hanno dato vita a un'esibizione che ha attirato l'attenzione di molti passanti. La partecipazione è stata significativa, dimostrando come la musica possa ancora oggi essere un potente strumento di aggregazione e di lotta. Luisella Nuovo, una delle promotrici dell'evento, ha condiviso sui social l'emozione e la partecipazione del pubblico, contribuendo a diffondere ulteriormente il messaggio della manifestazione.
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