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La Nomina

Silvano Simone Bettini è il nuovo presidente di Federmeccanica: “Il nostro contratto ha garantito aumenti”

L'Assemblea Generale si è tenuta a Torino. Al centro del dibattito dazi, PIL e rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici

Silvano Simone Bettini è stato eletto nuovo presidente di Federmeccanica per il quadriennio 2025-2029. La nomina è avvenuta durante la parte privata dell’Assemblea Generale della Federazione, tenutasi oggi presso il Centro Congressi dell’Unione Industriali di Torino. L’Assemblea ha anche designato dieci vicepresidenti con deleghe operative per il biennio 2025-2027. Nel suo primo intervento da presidente, Bettini ha tracciato le priorità del mandato: “Continueremo a portare avanti quanto è stato fatto in questi anni, puntando sull’innovazione e sulla qualità. Ci concentreremo su quei temi che sono il cuore di Federmeccanica e l’anima dell’industria. Vogliamo rappresentare al meglio tutta la metalmeccanica-meccatronica".

Grande attenzione è stata rivolta alla pressione esercitata dai dazi USA su settori chiave del manifatturiero italiano, in particolare automotive e siderurgia. “I dazi al 10% rappresentano un peggioramento generale molto penalizzante per l’industria,” ha detto Bettini. “E la metalmeccanica è ancora più colpita, visto che sono già attivi quelli al 25% sull’automotive e al 50% su acciaio e alluminio. È necessario trovare soluzioni in grado di dare certezze e stabilità alle imprese, perché possano ripartire le produzioni e soprattutto gli investimenti".

Nel suo intervento, Bettini ha affrontato anche uno dei temi più rilevanti per i lavoratori del comparto: il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. “È un anno che stiamo discutendo il rinnovo del contratto. Il 15 luglio ci risediamo al tavolo e spero, voglio pensare, che tutte le parti abbiano la volontà di esserci. I contratti si firmano in due, il nostro si firma in cinque: noi, Assistal e le tre categorie sindacali. Questo significa che serve trovare una quadra in cinque", ha dichiarato. “Non sarà una trattativa breve, ma siamo persone responsabili. Il nostro contratto, anche se scaduto, ha continuato a garantire aumenti. E quando si guardano gli incrementi salariali degli ultimi quattro anni, i metalmeccanici sono al primo – se non al secondo – posto in Italia. Quando sento dire che in Italia i salari sono bassi, sicuramente non è il caso del nostro settore".

Il presidente ha poi aggiunto un’analisi sul contesto industriale attuale: “Il settore auto è da diversi trimestri in difficoltà. Un’azienda importante ha fatto scelte diverse da quelle che sarebbero state necessarie per il nostro Paese, creando questa situazione. Inoltre, i dazi mettono pressione sull’Europa: l’intera fornitura italiana è collegata alla produzione tedesca, e ciò che non ci entra dalla porta, ci entra dalla finestra. Dobbiamo fare molta attenzione agli sviluppi delle prossime settimane". Infine, Bettini ha ribadito l’intenzione di rafforzare il legame tra Federmeccanica e i territori, attraverso un nuovo modello organizzativo: “Ci permetterà di essere ancora più vicini alle imprese e di coglierne le specificità".

L’evento, dal titolo P.I.L. – Per l’Industria e il Lavoro, ha posto l’accento sul ruolo strategico della metalmeccanica nell’economia italiana e si è aperto al pubblico con i saluti istituzionali di Giorgia Garola, presidente dell’Associazione AMMA. A seguire, un confronto sul tema della politica economica con esponenti di spicco come Alberto Dal Poz (vicepresidente Unione Industriali Torino), Gian Maria Gros-Pietro (presidente Intesa Sanpaolo) e Giovanni Sandri (Country Manager BlackRock Italia).

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