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IL PROGETTO

Ex manicomi e centri sociali diventano residenze universitarie (LE FOTO)

Il progetto dell'Edisu per 600 studenti vale 55 milioni e interesserà l'ex manicomio per bambini di Grugliasco, un immobile in via Vanchiglia e l'ex Centro Sociale di Novara

Oltre 600 posti letto per studenti assegnatari di borse di studio entro il 2025 in tre strutture ristrutturate: l’ex ospedale psichiatrico per bambini di Grugliasco, un immobile in via Vanchiglia e l’ex Centro Sociale di Novara. È quanto emerge dall’esito del bando della legge sugli alloggi universitari in cui sono stati selezionati i tre progetti dalla “Task Force 338” che ha visto la collaborazione di Edisu Piemonte, degli atenei piemontesi e delle amministrazioni locali nel maggio 2022. Un progetto che complessivamente vale 55 milioni di euro e rappresenta una risposta importante alla mancanza di posti letto per studenti in città.

I PROGETTI

Gli interventi di rifunzionalizzazione e restauro dell’ex ospedale psichiatrico di Grugliasco, oltre alla sistemazione delle aree esterne con 60 mila metri quadri di aree verdi, prevedono il recupero di 10mila metri quadri di edificato, nello specifico: il Palazzo direzionale, il Palazzo D, Villa Azzurra, la Casa delle piante e la Casa del custode. I posti letto previsti sono 250 e il progetto vale più di 24 milioni, di cui 2,5 a carico dei richiedenti.

Per quanto riguarda l’immobile di via Vanchiglia 4-6 a Torino, sviluppato su due cortili interni e su 10 mila metri quadri coperti, si prevede la realizzazione di una residenza universitaria da 214 posti letto per un valore complessivo dell’intervento di oltre 21,1 milioni di euro: di questi 5 milioni e 480mila euro a carico dei richiedenti.

Infine, il progetto nell’ex Centro Sociale di Novara, sviluppato su una superficie di 1.250 metri quadri, prevede la completa ristrutturazione dell’edificio multipiano e dell’area sportiva annessa, con due campi da tennis, tre piscine, un campo da calcio, locali spogliatoi e servizi igienici. I posti letto previsti sono 171 e il costo dell’intervento è di 10 milioni e 350mila euro, di cui 9 milioni e 800mila euro finanziati da Mur e la quota restante a carico dei  richiedenti.

«Un risultato che ci fa piacere perché premia il lavoro che congiuntamente Edisu Piemonte, gli uffici tecnici degli atenei e le amministrazioni locali hanno portato avanti per consentire interventi che rappresentano un’opportunità di riqualifica di aree altrimenti dismesse» dichiara il presidente di Edisu Piemonte, Alessandro Ciro Sciretti. «In questo modo - sottolinea - accresciamo ulteriormente l’offerta di posti letto a studenti e studentesse piemontesi rispondendo così a un bisogno sempre crescente di residenzialità. L’obiettivo è ora di mettersi subito all’opera per avviare i lavori di ristrutturazione e dare vita a nuovi spazi rivolti agli studenti ma anche a tutta la cittadinanza».

«Si tratta di un grande risultato che certifica l’attenzione del governo Meloni al mondo universitario della nostra Regione» ha dichiarato l’assessore regionale al diritto allo studio universitario Elena Chiorino.

«Il finanziamento ministeriale ai nuovi progetti per la residenzialità studentesca consentirà di investire in breve tempo nuove risorse in una delle politiche strategiche del diritto allo studio. La grande capacità attrattività degli Atenei del territorio, infatti, ha richiesto un deciso cambio di passo nella direzione di potenziare la residenzialità, soprattutto a vantaggio delle fasce sociali più in difficoltà. Il successo dei progetti presentati dalla Task Force 338 consentirà ora di aggiungere oltre 600 nuovi posti letto a quanti già realizzati grazie agli sforzi profusi in questi anni. Questo dimostra, ancora una volta, che la convergenza di obiettivi tra Atenei e istituzioni locali rende Torino e il Piemonte competitivi a qualsiasi livello. Vogliamo quindi insistere su questa strada per rispondere sempre meglio alle richieste di residenzialità a costi accessibili, affinché studiare e vivere l’università possa dirsi esperienza di crescita culturale e di vita completa per studentesse e studenti» afferma il rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna.

«Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che potrà aggiungersi alle tante iniziative già portate avanti dagli atenei con Edisu su questa tematica. Abbiamo puntato a migliorare il diritto allo studio già da tempo, consapevoli che il problema sarebbe diventato sempre più grave per i nostri studenti e studentesse e nella speranza di rendere il nostro territorio ancora più attrattivo anche per gli studenti stranieri» dichiara il rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco.

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