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La denuncia

Nell'ex chiosco dimenticato gli abusivi smontano gli elettrodomestici rubati

Una discarica di carcasse attorno alla struttura trasformata in un dormitorio di fortuna

L'ex chiosco di corso Umbria

L'ex chiosco di corso Umbria

Abusivi che bivaccano in giro, recuperano elettrodomestici (spesso rubati o anche abbandonati) per smontare le parti rivendibili e poi abbandonano la carcassa per strada. 

Le condizioni del vecchio chiosco di corso Umbria 62 - ormai abbandonato da anni - suscitano polemiche tra i consiglieri della Circoscrizione 4. A destare preoccupazione sono le pessime condizioni della struttura con annesso materasso lercio al suo esterno e rifiuti di vario genere disseminati nelle vicinanze.

L'ex chiosco abbandonato di corso Umbria

Come se non bastasse l’illuminazione pubblica è sempre assente e in certe ore del pomeriggio e della sera l’attraversamento pedonale da quelle parti risulta molto pericoloso. «La maggioranza tenta di pulirsi la coscienza con atti di indirizzo fini a sé stessi sulla riqualificazione ma non interviene sui problemi reali» protesta il consigliere della Lega della Circoscrizione 4, Carlo Morando.

Le concessioni dei chioschi

Delle 345 concessioni che permettono di svolgere attività a baristi, fiorai ed edicolanti, si contano 109 chioschi bar, 23 chioschi fiori, 89 chioschi di vendita e 120 concessioni ad edicole di cui solo 79 sono attive. Una lenta e silenziosa agonia, quella dei nostri chioschi che vivono sulla loro pelle la più grande crisi che il settore abbia mai conosciuto. Negli ultimi dieci anni hanno abbassato la serranda, solo a Torino, più di cento attività, quasi il 30%: i loro scheletri giacciono abbandonati a ogni angolo della città, quasi a volerci ricordare un tempo che ormai sta svanendo. C’è chi prende semplicemente polvere e chi è persino stato occupato.

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