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DENTRO IL "CANTIERE-OASI" DI VIA DRUENTO

Al via la cattura dei ricci con gabbie e termoscanner: «Il Comune deve darci più tempo per salvare tutti gli animali»

L'intervento della Città Metropolitena e l'appello degli ambientalisiti: «Posticipate i lavori, ci sono anche pipistrelli in pericolo»

Al via la cattura dei ricci con gabbie e termoscanner: «Il Comune deve darci più tempo per salvare tutti gli animali»

Lotta contro il tempo per salvare gli animali che vivono nell'oasi di via Druento 49 dove è partito il cantiere di edilizia popolare, poi sospeso fino al prossimo lunedì. Stanotte la Città Metropolitana, insieme al veterinario Massimo Vacchetta, fondatore del centro La Ninna, hanno salvato tre ricci grazie all'utilizzo di gabbie e termoscanner

«Li ho portati in salvo nel mio rifugio di Novello ma abbiamo bisogno di più tempo per salvare tutti gli animali che vivono all'interno dell'area che sembra Jurassic Park, è un'oasi naturale in cui dimorano anche pipistrelli e chissà quante altre specie» sottolinea Vacchetta, appellandosi al Comune di Torino per prolungare lo stop del cantiere.

IL VIDEO DI IERI NOTTE

L'APPELLO

«Li ho portati in salvo nel mio rifugio di Novello ma abbiamo bisogno di più tempo per salvare tutti gli animali che vivono all'interno dell'area che sembra Jurassic Park, è un'oasi naturale in cui dimorano anche pipistrelli e chissà quante altre specie» sottolinea Vacchetta, appellandosi al Comune di Torino per prolungare lo stop del cantiere.

Dentro l'area dell’ex fabbrica Veglio, dismessa anni fa, è presente anche un rifugio antiaereo circondato da molte piante: «Hanno abbattuto alberi di 30 anni di età, noi vogliamo preservare questo paradiso di biodiversità e patrimonio della città di Torino» aggiunge il veterinario che ci tiene a sottolineare l’importanza delle aree verdi in città: «Non ci piace l’etichetta di ambientalisti o animalisti, ieri notte c’erano 32 gradi, il caldo che c’è qui fuori riguarda tutti noi. Stiamo facendo un lavoro per tutti perché queste foreste urbane servono ad abbassare la temperatura e a migliorare l’aria che respiriamo. Distruggendo il verde - sottolinea - ci stiamo ammazzando».

Gli animali più a rischio, al momento, sono i ricci: «Sono in via d'estinzione e devono essere tutelati - evidenzia il fondatore del centro La Ninna -, si calcola che in tutta Europa il numero sia calato del 70% e l'intera specie rischia di scomparire nei prossimi 10 anni se non viene salvaguardata».

Ora i manifestanti, molti dei quali avevano già protestato per fermare l’abbattimento degli alberi in corso Belgio, chiedono lo stop del cantiere.

A rischio c’è anche una colonia felina: «L’hanno spostata ma i gatti soffrono, vogliamo una fascia di rispetto nell’area per consentire ai nostri amici a quattro zampe di vivere in un habitat consono» sottolinea Rosanna Terzani, dell’associazione Le Code Lunghe Odv che aveva censito la colonia felina di via Druento 23 anni fa.

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