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L'accordo
04 Novembre 2023 - 17:30
foto di repertorio (Porapak Apichodilok)
Dopo le accuse di aver evaso le tasse, la società del celebre sito Bakeca Incontri fa pace col fisco: è di questi giorni l’accordo fra la Neottolemo Lda e l’Agenzia delle Entrate per versare oltre 30 milioni di euro.
Un passo indietro: tutto nasce da un'indagine avviata dalla Guardia di finanza di Bari tra il 2018 e il 2019, in seguito ad accertamenti che hanno portato alla Neottolemo, che risultava avere sede a Madeira, in Portogallo. Ma di fatto era amministrata in Italia da un commercialista di Mondovì (Cuneo). E anche gli altri soci sono italiani.
La società detiene i domini dei siti di annunci e incontri on line “bakecaincontri” e “skocca”, oltre a gestire la vendita dei servizi di visibilità aggiuntiva degli stessi siti web in Argentina, Belgio, Brasile, Italia, Svizzera e Spagna. Attività (e guadagni conseguenti) che passavano poi attraverso altre società: controllate, come la Strasshill con sede legale a Cipro, o appaltatrici, come la Time for now di Dublino.
L’indagine aveva portato a perquisizioni anche nell’abitazione di un commercialista di Cuneo, dove erano stati recuperati molti file audio con le registrazioni delle riunioni con i soci e consulenti.
Secondo gli inquirenti, tra il 2014 e il 2018, la Neottolemo avrebbe realizzato un reddito imponibile mai dichiarato di oltre 120 milioni di euro, evadendo tasse per quasi 32 milioni. Un’accusa che, nonostante la società abbia scelto di pagare, i legali degli indagati hanno respinto: sono 22 persone in tutto, accusate di associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale. E alla “esterovestizione”, cioè la localizzazione fittizia della residenza fiscale di una società all’estero.
L'inchiesta, affidata al pubblico ministero Barbara Buonanno, è ancora in corso. In attesa della conclusione delle indagini, il versamento dei milioni all'Agenzia delle Entrate potrebbe anche cambiare il corso del procedimento penale.
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