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L'accordo

Il sito di incontri pagherà milioni per fare pace col fisco

Resta aperta un'indagine per evasione fiscale

Il sito di incontri pagherà milioni per fare pace col fisco

foto di repertorio (Porapak Apichodilok)

Dopo le accuse di aver evaso le tasse, la società del celebre sito Bakeca Incontri fa pace col fisco: è di questi giorni l’accordo fra la Neottolemo Lda e l’Agenzia delle Entrate per versare oltre 30 milioni di euro.

Un passo indietro: tutto nasce da un'indagine avviata dalla Guardia di finanza di Bari tra il 2018 e il 2019, in seguito ad accertamenti che hanno portato alla Neottolemo, che risultava avere sede a Madeira, in Portogallo. Ma di fatto era amministrata in Italia da un commercialista di Mondovì (Cuneo). E anche gli altri soci sono italiani.

La società detiene i domini dei siti di annunci e incontri on line “bakecaincontri” e “skocca”, oltre a gestire la vendita dei servizi di visibilità aggiuntiva degli stessi siti web in Argentina, Belgio, Brasile, Italia, Svizzera e Spagna. Attività (e guadagni conseguenti) che passavano poi attraverso altre società: controllate, come la Strasshill con sede legale a Cipro, o appaltatrici, come la Time for now di Dublino.

L’indagine aveva portato a perquisizioni anche nell’abitazione di un commercialista di Cuneo, dove erano stati recuperati molti file audio con le registrazioni delle riunioni con i soci e consulenti.

Secondo gli inquirenti, tra il 2014 e il 2018, la Neottolemo avrebbe realizzato un reddito imponibile mai dichiarato di oltre 120 milioni di euro, evadendo tasse per quasi 32 milioni. Un’accusa che, nonostante la società abbia scelto di pagare, i legali degli indagati hanno respinto: sono 22 persone in tutto, accusate di associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale. E alla “esterovestizione”, cioè la localizzazione fittizia della residenza fiscale di una società all’estero.

L'inchiesta, affidata al pubblico ministero Barbara Buonanno, è ancora in corso. In attesa della conclusione delle indagini, il versamento dei milioni all'Agenzia delle Entrate potrebbe anche cambiare il corso del procedimento penale.

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