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Il fatto

Il liceo artistico intitola l’aula di disegno a Emilia: «E ora un semaforo»

La 16enne fu investita e uccisa in corso Casale. L’intitolazione si terrà a metà dicembre

Emilia Maidaska, la 16enne investita e uccisa in corso Casale

Emilia Maidaska, la 16enne investita e uccisa in corso Casale

Investita e uccisa in corso Casale all’altezza del civico 246, mentre si accingeva ad andare a scuola. Oggi, a quaranta giorni di distanza da quella tragica mattina di ottobre, il liceo artistico Passoni scioglie le riserve dichiarando di voler intitolare l’aula di “discipline pittoriche” di via Pesaro a Emilia Maidaska, la 16enne di origine ucraina travolta da una Volkswagen Bora sulle strisce pedonali. L’intitolazione avrà luogo a metà dicembre, nel giorno del compleanno di Emilia che oggi riposa al cimitero di Odessa.

«Sarà una cerimonia molto intima» ha spiegato la dirigente del plesso, Antonella Accardi Benedettini. Emilia ha vissuto due anni della sua vita scolastica nella succursale di via Pesaro, prima di passare alla sede di via della Rocca. Succursale già oggetto anni fa di un importante progetto europeo. Con le aule al primo piano dell’istituto Guarini trasformate in museo, coinvolgendo sette artisti torinesi e gli allievi.

Gli studenti hanno decorato gli spazi che più che aule ora assomigliano a spazi artistici. Con il disegno al centro del progetto, quel disegno che era la grande passione di Emilia. Passione spezzata per sempre attraversando quel corso Casale da molti anni al centro delle proteste delle famiglie del quartiere per via della poca sicurezza degli attraversamenti pedonali.

IN CONSIGLIO

Argomento che lunedì sera ha creato dibattito anche in consiglio di circoscrizione 7, con una nuova richiesta al Comune di fondi per l’installazione di un semaforo fisso all’altezza del civico 246. Oltre che di adeguate misure per impedire nuove vittime della strada. Questo il succo del documento presentato dalle consigliere Maria Claudia Gianotto, Torino Bellissima, e Francesca De Coll’, Forza Italia. «Sono anni che si affronta l’argomento, in cerca della migliore soluzione», ha precisato il coordinatore all’Urbanistica, Giuseppe Piras.

I PRECEDENTI

Già, perché che la segnaletica fosse scarsa e poco adeguata era noto da tempo. Nel 2017 si era cercato di intervenire, prima disponendo un semaforo lampeggiante in prossimità dell’attraversamento pedonale «invece di uno fisso, come richiesto, per contenere i costi» ha puntualizzato il consigliere M5S, Francesco Lauria.

Nel 2022 si era speso sull’argomento anche il consigliere comunale Pierlucio Firrao. Poi, di recente, ecco l’autovelox. Dai primi dati è subìto emerso che almeno un’auto su quattro supera i limiti previsti dal codice della strada. Allarme che ha riportato in auge la questione semaforo: «È necessario specificare che l’attraversamento pedonale è a norma. Si rende opportuno intervenire per renderlo più sicuro, per evitare che si possano ripetere drammatici incidenti» precisa il presidente del centro civico, Luca Deri.

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