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IL PROGETTO
04 Dicembre 2023 - 15:40
Simulazione tridimensonale del modulo abitativo lunare
Moduli abitativi cilindrici e simulazioni del suolo lunare in vista della futura missione lunare Artemis. Così Torino si prepara a “conquistare” il nostro satellite giocando il ruolo centrale di "piccola Houston". Un progetto ambizioso che si è messo in moto proprio in questi giorni.
«Vogliamo andare sulla Luna per restare» hanno sottolineato stamattina Fulvia Quagliotti, presidente del distretto aerospaziale del Piemonte e David Avino, il fondatore di Argotec, azienda aerospaziale torinese costruttrice di piccoli satelliti, nella tappa finale di "Alfabeto del futuro", convegno a cui sono intervenuti anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il sindaco Stefano Lo Russo, in collegamento dalla Coop 28 di Dubai, che ha espresso preoccupazione proprio per la crisi demografica della nostra città. Certo, l'idea di trasferirsi sulla Luna per vivere sembra ancora assurda, ma non più di tanto, considerando i progetti in atto, tra moduli abitativi e simulazioni della superficie lunare in laboratorio.
Il punto di riferimento delle future missioni lunari è Thales Alenia Space, l'azienda di strada Antica di Collegno, che ha recentemente siglato con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) un importante contratto per l’avvio delle attività su un modulo abitativo destinato alla superficie lunare, denominato Multi-Purpose Habitat (Mph), il primo avamposto abitativo permanente sul nostro satellite a complemento del fondamentale ruolo nella progettazione, nello sviluppo e nella costruzione dei moduli (Halo, I-Hab ed Esprit) per l’avamposto orbitante cislunare Gateway.
L'avamposto orbitante cislunare Gateway
«Mph segnerà un traguardo storico come il primo modulo abitativo italiano a operare sulla superficie lunare. Questo è motivo di orgoglio per la nostra azienda, abituata ad affrontare e superare sfide di questo tipo con le capacità tecniche e organizzative che ci contraddistinguono» ha commentato Franco Fenoglio, a capo dei programmi di esplorazione planetaria umana e robotica in Thales Alenia Space.
Simulazione tridimensionale del modulo lunare Mph
La conferma della centralità di Mph è arrivata a metà ottobre con il superamento della "Element Initiation Review" della Nasa, che ha permesso di apprezzare le funzionalità offerte dal modulo italiano Mph come fondamentali nell’ambito dell’architettura di superficie lunare del programma Artemis.
La visione di Artemis di garantire una presenza umana sostenibile sulla Luna, preparatoria anche alle future missioni per Marte, passerà anche dalla società Altec, una società pubblico-privata partecipata di Thales Alenia Space.
«Abbiamo appena firmato l’accordo con Asi per essere il centro di controllo della missione lunare Artemis» ha spiegato il presidente di Altec, Fabio Massimo Grimaldi. «Ora - ha aggiunto - possiamo finalmente realizzare una copia fisica di una parte del suolo lunare dentro la nostra sede, come abbiamo fatto per quello marziano, in modo da poter simulare concretamente le future missioni».
La prossima sfida per l’industria nei confronti dell’Agenzia Spaziale Italiana e della Nasa, sarà il superamento della Mission Concept Review (Mcr), prevista nel primo trimestre del 2024 e obiettivo fondamentale per autorizzare il proseguo del progetto nelle successive fasi di progetto e di sviluppo delle tecnologie critiche.
Infatti, le soluzioni per garantire la vita, seppur per un periodo di breve/media durata in un ambiente inospitale come la Luna, richiedono tecnologie all’avanguardia (basti pensare al problema della protezione dalla regolite e alla necessità di sopravvivenza alla fredda notte lunare).
In questa prima fase, Thales Alenia Space dovrà costituire il consorzio industriale composto da grandi piccole e medie imprese della filiera nazionale per l’avvio della fase implementativa.
Sarà fondamentale, attraverso le attività di progettazione del modulo, e la futura messa a fattor comune delle capacità tecnologiche e produttive del "sistema Italia", poter garantire la fornitura di un modulo abitativo multi-funzionale sicuro e confortevole per gli astronauti e che sia in grado di dialogare con gli altri sistemi ed elementi costitutivi dell’architettura Artemis. Con l’obiettivo di perseguire la "vision" di Thales Alenia Space Italia, realizzata attraverso il team di programma Mph, un mix di competenze senior, di dinamicità ed entusiasmo di nuovi talenti per: «guidare lo sviluppo scientifico e tecnologico nel costruire il primo avamposto umano italiano sulla superficie lunare per potenziare e supportare l’esplorazione umana spaziale sulla Luna e oltre».
Insomma, Torino sarà sicuramente al centro della corsa alla Luna. Lo ha confermato anche il presidente dell'Asi, Teodoro Valente, all'inaugurazione della Città dell'Aerospazio di corso Marche: «Nei prossimi anni l'economia dello spazio sarà uno dei più importanti volano del nostro sistema paese e Torino ha tutte le caratteristiche per coglierne le opportunità che arriveranno».
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