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il retroscena

Follia a Settimo: i ragazzi volevano fare uno "scherzo" a un amico

Cosa c'è dietro al gesto del nastro teso alla rotatoria di via Leinì

La "bravata" dei ragazzi a Settimo ripresa dai cellulari dei residenti

La "bravata" dei ragazzi a Settimo ripresa dai cellulari dei residenti

Uno scherzo a un amico. Erano queste le intenzioni dei quattro giovani - che ancora devono essere identificati - che fuori dal sottopasso di via Leinì, nel comune di Settimo, di notte hanno teso un nastro bloccando il traffico e costringendo una macchina a fare retromarcia. I carabinieri di Settimo hanno acquisito le telecamere presenti nell’area ed è stata presentata la denuncia. Dalle prime indagini dei militari pare che i giovani, probabilmente tutti minorenni, volessero fare uno scherzo a un loro amico che stava per arrivare, in moto o in macchina. I quattro lo aspettavano all’uscita dal sottopasso e per quel motivo hanno teso il nastro assicurandolo per bene con un’estremità legata a un segnale stradale e l’altra a un palo della luce. Ma il loro amico non è arrivato, anzi è arrivata una macchina il cui conducente, dopo essersi accorto della trappola, ha ingranato la retromarcia ed è andato in contromano fermandosi nella rotonda. Sceso dall’auto, ha tirato giù il nastro.

Dunque, pare proprio che i ragazzi volessero compiere una “bravata”. Uno scherzo quindi, ai danni di un amico. Peccato che la situazione sia letteralmente sfuggita di mano perché i quattro sono stati ripresi dal cellulare di un residente dei palazzi di fronte e in poche ore quel filmato - dove si sentono le urla dei giovani, si vede l’arrivo dell’auto e poi il fuggi fuggi generale - sia finito sulla maggior parte dei siti d’informazione nazionali, social compresi.

Nessuno si è fatto male, per fortuna, ma è comunque arrivata la condanna unanime da parte delle istituzioni. In primis quelle di Settimo con le accuse, anche nei confronti dell’amministrazione - dei consiglieri comunali di minoranza. Dal canto suo l’amministrazione risponde così: «L’episodio è stato documentato e le immagini sono già in possesso dei carabinieri, che hanno raccolto una denuncia e stanno procedendo per individuare i responsabili, in collaborazione con il Comune, visionando le telecamere di videosorveglianza pubblica». Ma quello del nastro alla rotonda di Settimo è ormai diventato un caso nazionale, su cui si è espresso anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini: «Come si fa ad essere così idioti? Identificazione e arresto per questi criminali», scrive il ministro e leader della Lega sui suoi profili social. Intanto le indagini proseguono e in particolare i carabinieri stanno visionando le telecamere posizionate all’uscita del sottopasso, per identificare i reponsabili.

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