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L'ANALISI

«I giovani oggi non sognano più un lavoro nel settore dell’auto»

Le imprenditrici under 40, Barbara Graffino e Giulia Tancredi, parlano della nostra industria

«I giovani oggi non sognano più un lavoro nel settore dell’auto»

Barbara Graffino e Giulia Tancredi

Torino città dell’auto è soltanto un ricordo. Con la crisi di Mirafiori ora le nuove generazioni, orfane di “mamma Fiat”, non vedono più la Stellantis come un porto sicuro in cui poter lavorare e portarsi a casa la pagnotta. Lo confermano proprio due giovani rappresentanti dell’industria torinese sotto i 40 anni: Barbara Graffino, 39 anni, presidente del Gruppo Giovani Unione Industriali Torino, e Giulia Tancredi, 35 anni, vicepresidente del gruppo giovani imprenditori di Confindustria Piemonte.

«L’automotive è legato ad ancoraggi del passato, deve fare tanto per innovarsi con nuove tecnologie e ricerca, e tra i giovani si è spoetizzata la visione di lavorare in questo settore com’era 10 anni fa» spiega Tancredi, oggi direttore operativo dell’azienda Bielle srl, ricordando la sua esperienza di studentessa al Politecnico. «Quando mi sono laureata in Ingegneria gestionale nel 2013 ricevevamo molte chiamate da Stellantis, ora i giovani ne ricevono molto meno e guardano ad altri settori, come l’aerospazio dove c’è un ecosistema fertile con tante imprese e incubatori che aiutano i giovani a portare le proprie idee sul mercato. E con tanti posti di lavoro».

Anche per Graffino l’automotive a Torino è un settore ormai un po’ datato. «Si può giocare sul tema del “know how” territoriale, ma io per il futuro guarderei maggiormente al settore mobilità» spiega l’imprenditrice ceo di Talent Garden Fondazione Agnelli che evidenzia però un problema molto grave per la nostra città un numero troppo esiguo di giovani disposti a diventare imprenditori: «Una professione - spiega - per cui ci vuole una sana dose di incoscienza, ma oggi l’età media di chi fa impresa a Torino è ancora molto alta».

Per Graffino c’è anche un problema legato al genere: «Il numero di startup a guida femminile è molto basso, anche se è dimostrato che le aziende con i giovani e le donne migliorano le performance economiche».

Insomma, un futuro incerto per la nostra industria e in generale per le nostre aziende che dovrebbero invece guardare al futuro. In che modo? Sia per Tancredi sia per Graffino «l’intelligenza artificiale giocherà un ruolo fondamentale». «Ma le imprese sono ancora molto indietro in questo settore» spiega la vicepresidente del gruppo giovani di Confindustria Piemonte. «A volte - aggiunge la ceo di Talent Garden - si fanno discorsi senza sapere di cosa si sta parlando, è un po’ come montare il tetto di una casa priva di fondamenta».

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