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Economia & Finanza

La mossa di John Elkann: porta Lingotto a New York e cambia rotta

Una dotazione di oltre quattro miliardi di dollari da investire fra sanità, miniere d'oro, musica e la Tesla

La mossa di John Elkann: porta Lingotto a New York e cambia rotta

Che John Elkann abbia piani ben diversi dalla "sola" Stellantis è ben chiaro a tutti. Adesso, però, nel pieno dei giorni del trionfo del Gruppo con ricavi record - e proposte di dividendi agli azionisti per oltre 6 miliardi -, ma anche di una inchiesta giudiziaria provocata dalla battaglia per l'eredità intentata da sua madre Margherita Agnelli, il nipote dell'Avvocato fa una mossa a sorpresa, scegliendo New York e strappando alla concorrenza una top manager. Vediamo nel dettagli.

Lingotto è il nome della holding personale di John Elkann, il quale ha voluto che avesse non a caso sede operativa proprio a Torino - mentre il cuore è a Londra -, con un riferimento ben preciso alla storia della famiglia e di quella che era la Fiat.

Ma il Lingotto non è un semplice fondo d'investimento. È una vera e propria macchina da guerra finanziaria con un patrimonio di 4,6 miliardi di dollari disponibile a fine 2023. E chi meglio di Pam Chan, ex responsabile globale delle direct private opportunities presso BlackRock, per guidare questa macchina?

Chan, entrata a far parte del Lingotto come managing partner, si concentrerà sulle opportunità del mercato privato che non rientrano nei settori tradizionali come il private equity, il credito privato, le infrastrutture o il settore immobiliare. Un'innovazione nel mondo della finanza, un'opportunità per esplorare nuovi territori. Viene da chiedersi: quale sarà il prossimo passo?

"Vogliamo essere presenti in tutti i luoghi in cui il capitale privato potrebbe essere una soluzione reale e che non rientrano in una delle categorie definite per il settore", ha dichiarato Chan. E le possibilità sono davvero infinite: dai diritti musicali alle assicurazioni, dalle azioni strutturate ai crediti strutturati, passando per varie forme di asset reali. Un mondo di opportunità che, se sfruttato nel modo giusto, potrebbe generare rendimenti interessanti.

E poi c'è la Tesla. Sì, avete capito bene. John Elkann, attraverso il Lingotto, ha investito 10,5 milioni di dollari nella Tesla, il colosso di Elon Musk. Una mossa audace, se si considera che Tesla è un diretto concorrente di Stellantis, un'altra azienda controllata dalla famiglia Agnelli. Ma in finanza, come in amore, tutto è concesso. E Elkann sembra aver capito che, per vincere, a volte bisogna giocare su più tavoli.

Ma non solo auto elettriche e nuove tecnologie. Il Lingotto ha mostrato un vivo interesse per il settore "Health", intrecciando il settore sanitario con la ricerca biomedica. "È un settore che continuerà a crescere nel corso dei prossimi decenni, per rispondere alle esigenze di una popolazione globale che diventa sempre più anziana", ha rimarcato Elkann. Un investimento sul futuro, una scommessa sulla longevità. 

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