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TRAFFICO & INNOVAZIONE

Semafori con l'Intelligenza artificiale? Il Garante della Privacy dice "no" a Torino: ecco perché

L'annuncio di una sperimentazione nel traffico all'ombra della Mole Antonelliana e l'utilizzo della tecnologia più avanzata negli incroci "infernali" come piazza Baldissera non ha convinto Roma. Intanto la Regione inserisce la novità nel Piano dell'Aria per il Piemonte

Semafori con l'Intelligenza artificiale? Il Garante della Privacy dice "no" a Torino: ecco perché

Torino li vorrebbe usare per vigilare sul traffico e garantire maggiore sicurezza, evitando ingorghi, specie in quelle rotonde "infernali" come piazza Baldissera. La Regione li ha già inseriti nel Piano per la qualità dell'Aria del Piemonte. Ma il Garante della Privacy ha detto "no" all'utilizzo di semafori con l'Intelligenza Artificiale: chiedendo spiegazioni al Comune entro le prossime due settimane.

Il Garante per la Protezione dei Dati personali, infatti, riprendendo precedenti interlocuzioni, ha inviato una richiesta di informazioni al Comune di Torino su un nuovo sistema di videosorveglianza che - secondo notizie di stampa - utilizzerebbe anche l'Intelligenza Artificiale permettendo alla polizia municipale di capire in tempo reale se occorra intervenire in una situazione di emergenza o per motivi di sicurezza. Considerato il potenziale rischio che l'attivazione di tali sistemi di videosorveglianza "intelligenti" potrebbe comportare per la vita privata di migliaia di cittadini, ha ritenuto necessario chiedere al Comune di fornire, entro 15 giorni, ogni elemento utile sui trattamenti di dati personali che sarebbero effettuati mediante le telecamere e i sistemi di Intelligenza Artificiale. Il Comune dovrà chiarire le funzionalità avanzate di cui sarebbero dotate le telecamere, inviando anche copia della documentazione tecnica, e le finalità e la base giuridica del trattamento di dati personali. 

 

"Forse il cittadino fatica a cogliere quanta innovazione sia già applicata in città. Coi semafori, nei sottopassi, nel monitoraggio delle piante e sarà usata anche per regolare piazza Baldissera. Dobbiamo avere come unico obiettivo migliorare con le tecnologie emergenti la qualità della vita dei cittadini" aveva spiegato, lo scorso giugno, l'assessora all'Innovazione del Comune di Torino, Chiara Foglietta. E, solo lo scorso lunedì, il Consiglio comunale aveva approvato il nuovo regolamento sulla videosorveglianza in città che, nel futuro prossimo e con tutte le licenze del caso, prevede l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale anche per monitorare il traffico. Intanto a Venaria la si utilizza per "pizzicare" i padroni di cani incivili.

Immediata la replica di Palazzo Civico. "Come avremo modo di spiegare al Garante nella risposta che invieremo nelle prossime ore, le notizie pubblicate da un quotidiano cittadino nei giorni scorsi hanno generato incomprensioni. Allo stato attuale non è presente alcuna funzione di intelligenza artificiale abbinata all'esistente impianto di videosorveglianza per finalità di sicurezza urbana della Città di Torino". A precisarlo è l'assessore comunale alla Sicurezza, Marco Porcedda, sottolineando che "nell'ambito del regolamento della videosorveglianza recentemente approvato, si tiene in considerazione che, in futuro, i sistemi di videosorveglianza sul territorio cittadino potranno essere dotati di sistemi di intelligenza artificiale e chiarisce che l'utilizzo di tali sistemi dovrà necessariamente tenere conto del Regolamento generale sulla protezione dei dati e delle prescrizioni legate alla privacy in quel momento in vigore".


"La Città di Torino - ricorda l'assessore - si è inoltre recentemente dotata anche di un "board" sull'uso etico per le tecnologie emergenti, al fine di rendere coerenti le progettualità cittadine rispetto con il trattamento dei dati dei cittadini e nella valutazione del loro impatto sul quotidiano, in coerenza con il nuovo regolamento europeo sull'intelligenza artificiale".

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