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«Cancella quelle foto»: al grattacielo della Regione i pusher aggrediscono i dipendenti

L'assessore Marrone: «Più videosorveglianza, ma servono pattuglie». E i senzatetto dormono nel cantiere del Parco della Salute

Il grattacielo della Regione Piemonte (Depositphotos)

Il grattacielo della Regione Piemonte (Depositphotos)

Spaccio di droga lungo la passerella del Palazzo della Regione. E dipendenti che sono stati addirittura accerchiati e aggrediti dai pusher. E’ un quadro abbastanza critico quello che è emerso dall’ultima riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, in prefettura. «La situazione sta diventando preoccupante. Alcuni dipendenti regionali sono stati accerchiati e minacciati per avere provato a documentare ciò che avviene al fondo della passerella che porta alla stazione Lingotto. Come Regione ci siamo detti pronti ad aumentare la videosorveglianza e l’illuminazione intorno al Grattacielo, ma contro questa piazza di spaccio emergente riteniamo che siano necessari anche pattugliamenti costanti delle forze dell’ordine», ha dichiarato l’assessore regionale Maurizio Marrone.

In pratica, adesso il “boulevard” di piazza Piemonte, vale a dire il collegamento diretto tra la stazione del Lingotto e il Palazzo della Regione, inaugurato nel maggio dell’anno scorso da Regione, Rfi, Comune e Circoscrizione 8, è diventato una meta di spacciatori. Gruppetti di pusher africani che in realtà hanno come quartier generale prediletto l’area di piazza Bengasi ma che spacciano anche in via Nizza e nelle strade limitrofe. E nei giorni scorsi in particolare, un dipendente regionale che aveva provato a tirare fuori il suo cellulare per documentare lo spaccio è stato accerchiato. «Cancella subito le foto», gli hanno intimato i pusher, a bordo di monopattini. Droga che arrivava anche nel parcheggio dei dipendenti, al punto che ultimamente è stato montato un cancello che si può varcare solo esibendo il badge, per evitare ingressi indesiderati.

Ma non è finita qui, perché oltre allo spaccio di stupefacenti lungo la passerella, la Regione Piemonte deve fare anche i conti con i senzatetto. Stazionano e dormono nel cantiere del Parco della Salute. Dei veri e propri rifugi di fortuna, ricavati nell’area dei lavori con il cantiere che “protegge” i senza fissa dimora dalla vista dei passanti. Eppure, basta scendere le scale per andare in stazione e tra i buchi del cantiere ecco i clochard.

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