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22 Settembre 2024 - 07:02
Bardonecchia, riscaldamento staccato a condomini e alberghi: 800 famiglie al freddo
Non c’è pace per il teleriscaldamento a Bardonecchia. Dopo i guasti che negli ultimi due inverni hanno creato numerosi grattacapi e disservizi un po’ in tutto il paese, adesso a preoccupare è l’avviso che è stato recapitato da Lumina srl (la società che gestisce la centrale di Bardonecchia) a una sessantina di condomini e un hotel, che preannuncia che «in conformità a quanto previsto nel contratto per l’erogazione del servizio di teleriscaldamento» è stata decisa la «formale disdetta dal medesimo». In sostanza, circa 800 utenze del paese saranno di fatto scollegate dal teleriscaldamento, restando al freddo proprio mentre la stagione invernale è alle porte. Un possibile danno al turismo enorme, senza contare che i residenti già adesso devono fare i conti con temperature minime che nei prossimi giorni, secondo le previsioni, scenderanno fino a 4 gradi.
Ma cosa è successo di preciso? Da Lumina non giungono comunicazioni ma, secondo chi ha subito questa decisione, le motivazioni del “taglio” sarebbero da ricercare in una diatriba che si trascina ormai da anni e che vede al centro del contendere le bollette emesse a partire dall’estate 2022. «Giunsero maggiorate di quasi il doppio rispetto a quanto dovuto secondo la convenzione stipulata con il Comune - spiega Luca Sciaccaluga, il consulente energetico scelto dagli amministratori dei condomini coinvolti per aiutarli a districarsi in un campo molto complicato - così ricalcolammo la tariffa e fino allo scorso dicembre ogni bolletta è stata ricalcolata e contestata». Seguì la piombatura dei contatori, annullata però da una sentenza del tribunale di Torino che diede ragione ai clienti. Qualche giorno fa, ecco le lettere con la disdetta dal contratto: «Forse non è un caso - sottolinea Sciaccaluga - che i clienti “disdettati” appartengano al gruppo di quelli che hanno operato le trattenute delle somme sovrafatturate».
Per capire l’entità del problema, occorre ricordare che Lumina agisce in monopolio. «I condomini che oggi vengono “staccati” dal servizio - sottolinea Sciaccaluga - non hanno alternative. L’unica possibilità sarebbe passare al riscaldamento a metano ma servono gli impianti adeguati e lo spazio fisico per la caldaia. Non tutti lo hanno e anche se ci fosse, servirebbe comunque circa un anno per eseguire i lavori. Il tutto ovviamente senza contare i costi».
Ora condomini e albergo si sono affidati a uno studio legale ma ovviamente invocano anche l’intervento del Comune. La sindaca, Chiara Rossetti, per ora non si sbilancia: «L’Amministrazione comunale di Bardonecchia ha costantemente lavorato in questi mesi al tema del teleriscaldamento - sottolinea -. Le soluzioni sono state da tempo individuate e sono in corso di implementazione. Ulteriori informazioni saranno date tempestivamente: auspichiamo che si evitino inutili allarmismi o polemiche assolutamente strumentali».
Il riferimento, forse, è il via libera al progetto da 27 milioni di euro che prevede la costruzione di una nuova centrale, l’ampliamento della rete e l’individuazione di un nuovo gestore. E proprio quest’ultimo punto, secondo le voci in paese, potrebbe essere in realtà il vero oggetto del contendere nel braccio di ferro tra società e Comune che ormai da tantissimi anni contraddistingue la complicata gestione del teleriscaldamento di Bardonecchia. E che vede residenti e turisti fare la fine di chi sta tra martello e incudine.
Nel rendering, ecco come sarà la nuova centrale termoelettrica di Bardonecchia, all'ingresso del paese
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