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L'ex Sogefi è in vendita, gli operai lo scoprono da un annuncio su Immobiliare.it

La Purflux di Sant'Antonino in vendita sul web, la preoccupazione dei sindacati: «Timori per il futuro dello stabilimento»

Vendita dello Stabilimento di Sant'Antonino: Un Futuro Incerto per i Lavoratori?

Dare un'occhiata agli annunci immobiliare e scoprire di essere in vendita. E' la brutta sorpresa capitata agli operai della ex Sogefi, oggi Purflux Group, di Sant'Antonino di Susa, in provincia di Torino, che hanno trovato sul sito di settore Immobiliare.it l'annuncio della messa in vendita del capannone dell'azienda per cui lavorano. E ovviamente la preoccupazione per il proprio futuro è subito salita alle stelle.    

Non è di certo la prima volta che una storica fabbrica dell'indotto auto (la Purflux produce filtri auto) finisce in vendita su Internet. In passato, analoga sorte era toccata ad esempio all'ex Maserati di Grugliasco e all’ex Fiat Volvera. Lo stabilimento era di proprietà del gruppo De Benedetti ed è stato ceduto a febbraio del 2024 al fondo americano Pacific Avenue. «L’immobile in oggetto - si legge sull'annuncio - insiste in un'area di 65mila mq sulla quale sono edificati fabbricati industriali di 22mila mq coperti a destinazione produttiva e di magazzino, 2.600 mq adibiti a uso ufficio, 1.600 mq mensa e spogliatoi, 1.700 mq di locali tecnici, 4.200 mq di tettoie. I fabbricati sono in perfetto stato, risultano essere utilizzati, privi di materiali nocivi e di contaminazioni, dotati di impianti tutti a norma e manutenuti. Ottima la società utilizzatrice». Il prezzo richiesto non è stato reso pubblico.

Gli operai si sono subito rivolti ai sindacati. «L'inserzione - conferma Marco Barbieri, operatore territoriale della Fim di Rivoli - è stata notata da alcuni lavoratori che ci hanno chiesto informazioni. Aspettavamo il nuovo piano industriale e invece a sorpresa è arrivata la notizia. Sulla vendita abbiamo provato a chiedere chiarimenti e finora hanno cercato di sdrammatizzare dicendo che continueranno a produrre anche dopo la vendita. Non è affatto chiaro, siamo preoccupati. Avevamo già timori per il futuro dello stabilimento e dei posti di lavoro». Tra qualche giorno, probabilmente, se ne saprà di più in quanto, spiega Barbieri «c'era già stato a fine anno un incontro all'Amma con la direzione dello stabilimento e un altro era già previsto il 20 gennaio». 

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