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Pesce palla velenoso avvistato nell'Adriatico

Inquietante Scoperta nella Baia di Medulin, allarme e strategie per una specie invasiva minacciosa

Pesce palla velenoso avvistato nell'Adriatico

Pesce palla argentato

Nella baia di Medulin, in Istria, due pescatori hanno catturato un pesce di oltre mezzo metro di lunghezza e 1,3 chili di peso. Il pesce, una volta a bordo, ha iniziato a gonfiarsi come un palloncino argentato e a emettere suoni simili a clic metallici. Gli esami hanno poi confermato i sospetti: si tratta di un pesce palla argenteo (Lagocephalus sceleratus), specie altamente velenosa proveniente dagli oceani Indiano e Pacifico e presente nel Mediterraneo dal 2003. Il caso, documentato in uno studio appena pubblicato, è il quarto avvistamento ufficiale nell’Adriatico, ma soprattutto il più settentrionale mai registrato. Secondo i ricercatori dell’Università di Pola, si tratta di un segnale preoccupante: questa specie sta espandendo il suo areale verso nord.

Il pesce palla argenteo contiene tetrodotossina, una sostanza tossica anche dopo la cottura, che può risultare letale se ingerita. Inoltre, le sue mascelle robuste e i denti a becco gli permettono di frantumare crostacei e ricci di mare, ma anche di infliggere morsi gravi, persino amputazioni. È aggressivo e rappresenta un rischio anche per i bagnanti, oltre che per la pesca e l’ambiente marino, danneggiando le reti e alterando gli equilibri ecologici.

Originario delle acque calde, il Lagocephalus sceleratus è ormai diffuso in tutto il Mediterraneo orientale. In Italia il primo esemplare fu pescato nel 2013 a Lampedusa, seguito da altri casi tra Puglia e Calabria. Oggi gli scienziati lanciano l’allarme: servono strategie di monitoraggio e gestione per contenere una specie invasiva che minaccia sia la biodiversità marina che le attività economiche legate al mare.

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