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La crisi dell'automotive

Auto, anche Volvo crolla (-73%) e i cinesi tagliano i posti di lavoro

Il piano di risparmio della capogruppo Geely per 1,6 miliardi di euro

Auto, anche Volvo crolla (-73%) e i cinesi tagliano i posti di lavoro

Volvo sempre più a fondo. Un brand simbolo della vecchia Europa sta crollando sotto i colpi della rivoluzione elettrica, nonostante gli investimenti - e uno stabilimento appena inaugurato -, e così la proprietà cinese annuncia tagli massicci, anche al personale. Ecco quello che sappiamo.

Volvo Cars, brand svedese ma di proprietà della cinese Geely, ha infatti annunciato un piano di risparmio da 18 miliardi di corone svedesi, ossia 1,6 miliardi di euro, una cifra enorme pensando a quelli che sono i ricavi del gruppo. Le vendite, in questo primo trimestre, sono arrivate a 82,9 miliardi di corone, vale a dire 7 miliardi di euro: un calo del 12%. Ma l'utile netto è sceso a 1 miliardo di corone, ossia 91 milioni di euro: un crollo del 73%.

“L'industria automobilistica sta attraversando un periodo molto difficile, con sfide senza precedenti”, ha dichiarato Hakan Samuelsson, amministratore delegato di Volvo Cars, citato nel comunicato che ha definito "deludenti" i risultati trimestrali. Da qui la decisione di recuperare redditività tramite il piano che prevede "tagli di posti di lavoro in tutte le attività a livello mondiale, ma la società fornirà maggiori dettagli il prima possibile“, ha aggiunto il gruppo. “Volvo Cars deve adattarsi a un mondo più regionalizzato”, ha precisato in riferimento alla guerra commerciale in corso, in particolare tra Stati Uniti e Cina.

Sul territorio americano, infatti, il gruppo svedese deve fare i conti con l'aumento dei dazi doganali sulle auto prodotte al di fuori degli Stati Uniti, soggette a un'imposta aggiuntiva del 25% dall'inizio di aprile (anche se adesso bisognerà valutare le nuove mosse di Trump, dal momento che il Financial Times ha rilanciato l'ipotesi di un taglio o una sospensione dei dazi). “Negli Stati Uniti, il gruppo perfezionerà la gamma di prodotti necessari per crescere e il modo in cui potrà utilizzare al meglio i propri impianti di produzione esistenti nei prossimi anni, producendo più auto nei luoghi in cui vengono vendute”, ha dichiarato Volvo Cars.

Soltanto all'inizio del mese di aprile, il ceo del gruppo Håkan Samuelsson aveva annunciato che avrebbe aumentato il numero di auto prodotte negli Stati Uniti e che avrebbe sicuramente trasferito la produzione di un nuovo modello nel suo stabilimento americano nella Carolina del Sud. Mentre in queste settimane era stata appena inaugurata, nello stabilimento di Gand, in Belgio, una nuova linea di produzione dedicata al suo piccolo Suv elettrico EX30.

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