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Tecnologia
21 Maggio 2025 - 19:50
Fonte: Digital Day
Il sito Streaming Community, noto per la diffusione illegale di film e serie televisive, continua a subire ripetuti interventi di oscuramento da parte delle autorità italiane. Questa situazione è stata segnalata dal quotidiano Digital Day, specializzato in tecnologia e innovazione, che ha descritto l’azione come parte di una più ampia operazione antipirateria rivolta a bloccare la piattaforma e identificare gli utenti che vi accedono per fruire di contenuti non autorizzati.
Streaming Community è da tempo sotto la lente delle forze dell’ordine per la sua attività di streaming non autorizzato, che viola i diritti d’autore e le normative vigenti in materia di proprietà intellettuale. L’oscuramento del sito si presenta con una frequenza elevata: secondo quanto riportato dai gestori della piattaforma stessa, la pagina viene bloccata ogni uno o due giorni, una pratica che va oltre i tradizionali interventi sporadici e indica un’intensificazione delle misure di contrasto.
I responsabili del sito hanno attribuito i blocchi a una possibile azione della piattaforma “Piracy Shield”, uno strumento sviluppato per monitorare e limitare la diffusione illegale di contenuti audiovisivi online. Tuttavia, Digital Day precisa che al momento il protocollo di Piracy Shield non è ancora operativo per i siti che trasmettono illegalmente film e serie tv, anche se la sua estensione a questo settore è prevista a breve. Ciò suggerisce che l’oscuramento di Streaming Community sia il risultato di un coordinamento diretto delle autorità, probabilmente basato su provvedimenti giudiziari e attività di monitoraggio degli indirizzi IP.
Le autorità italiane, in particolare la Guardia di Finanza, hanno implementato controlli mirati per individuare sia i gestori delle piattaforme di pirateria che gli utenti finali. Chi tenta di accedere al sito Streaming Community viene reindirizzato a una pagina ufficiale della Guardia di Finanza che informa che la visione di contenuti piratati è un reato previsto dal codice penale e che gli indirizzi IP degli utenti sono stati registrati e messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria per eventuali procedimenti legali.
L’azione contro la pirateria si estende anche agli utenti: la Guardia di Finanza ha recentemente comunicato di aver emesso oltre 2000 sanzioni amministrative a carico di utenti individuati come fruitori di contenuti piratati. Le multe possono variare, ma in caso di recidiva la sanzione può raggiungere fino a 5.000 euro. Tale intervento si inserisce nel più ampio quadro normativo italiano ed europeo volto a contrastare la diffusione illegale di contenuti protetti dal diritto d’autore, in linea con le direttive europee sul copyright.
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