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La storia
08 Giugno 2025 - 09:41
Michale Carturan nel video di TMZ e la sua maxi villa di Rivoli dall'annuncio su Immobiliare.it
Michael Carturan è tornato a casa. E si è chiuso nella maxi villa della sua famiglia sulle colline di Rivoli, appena messa in vendita per 830mila euro. Così il 28enne prova a lasciarsi alle spalle l’appartamento extra lusso di New York, dove sarebbe stato sequestrato e torturato. Ma dov’è stato anche ripreso a “cucinare” crack e fare sesso sadomaso, con tanto di guinzaglio al collo. Ma cos’è successo davvero al rivolese in quelle due settimane di maggio? «Non abbiamo dichiarazioni da fare» spiega al citofono lo stesso Michael, trincerandosi dietro il più classico dei “no comment”. E lo stesso fa il padre, Maurizio, rintracciato al telefono: «Ci sono delle inchieste e quindi non posso dire nulla. Sta arrivando anche la polizia per un controllo».
Quindi, in una vicenda piena di punti interrogativi, di certo c’è solo che i Carturan sono rientrati a Rivoli dopo che i fatti di New York hanno fatto il giro del mondo.
Il 28enne Michael sarebbe rimasto 17 giorni, dal 6 al 23 maggio, in un appartamento di lusso nel quartiere SoHo. Fino a quando è scappato e ha chiesto aiuto alla polizia newyorkese, cui ha raccontato di essere stato sequestrato e torturato per strappargli la password del suo portafoglio in criptovalute. I principali “carcerieri” sarebbero un trader del Kentucky, John Woeltz, e lo svizzero William Duplessie. Ma il NYPD accusano anche l’assistente di Woeltz, Beatrice Folchi, e soprattutto due loro colleghi: sono indagati, infatti, anche due poliziotti, Roberto Cordero e di Raymond J. Low (entrambi sospesi dopo l’apertura dell’inchiesta).
Negli ultimi giorni, però, la ricostruzione delle torture ha iniziato a vacillare a causa dei video pubblicati dal sito statunitense TMZ: nel primo Michael Valentino Teofrasto Carturan è ripreso mentre cucina crack in una friggitrice elettrica, legato a una sedia a rotelle. Ma ride, scherza e ha le mani libere. Nel secondo, invece, si vede il 28enne seminudo, senza camicia e trascinato con un guinzaglio da una donna che, davanti ad altre due donne, simula una scena sadomaso. Ad assistere c’è anche un uomo seduto su un divano. In altre immagini, inoltre, si vedrebbe lo stesso rivolese mentre fa sesso e parla di cocaina.
Come ha detto il padre del protagonista, su tutti questi elementi sono in corso delle indagini da parte degli investigatori statunitensi. Ed è per questo che i Carturan scelgono di non parlare dopo la pubblicazione di quei video shock, lasciando così il dubbio su cosa sia successo davvero in quel lussuoso appartamento di New York.
Per la famiglia rivolese, rientrata nella villa in collina dopo aver “recuperato” il figlio negli Stati Uniti, conta di più mantenere la propria riservatezza. Cui contribuiscono anche i vicini di casa, pronti a chiamare Maurizio Carturan alla vista di persone sconosciute sul vialetto davanti alla loro lussuosa villa (come chi scrive). O la commessa dell’erboristeria “L’Erba TiSana”, gestita da papà e mamma di Michael in largo Pistoia a Rivoli: «Mi hanno solo mandato un messaggio dicendomi che sarebbero partiti per gli Stati Uniti e che io sarei dovuta venire a lavorare regolarmente» riferisce. Così neanche l’unica dipendente chiarisce nulla su quanto successo a migliaia di chilometri di distanza da quella villa dove ora il 28enne si rifugia. La stessa villa di inizio Novecento che ha la famiglia ha messo in vendita solo qualche settimana fa su Immobiliare.it: sul sito sono pubblicate decine di foto dell’immobile, dei 2mila di parco e dei 360 metri quadri interni, suddivisi su quattro livelli e valutati 830mila euro.
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