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Sanità, il Piemonte definisce nuovi standard per migliorare i pronto soccorso: parte la fase sperimentale

Approvata la delibera che introduce 70 requisiti minimi per accoglienza, informazione e accessibilità nelle strutture di emergenza

Sanità, il Piemonte definisce nuovi standard per migliorare i pronto soccorso

Foto di repertorio

La Giunta della Regione Piemonte ha approvato una delibera (Dgr) che introduce specifici requisiti per l’“umanizzazione” dei pronto soccorso, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza dei pazienti e dei loro familiari all’interno delle strutture di emergenza ospedaliere. Il provvedimento dà anche avvio a una fase sperimentale di durata annuale, durante la quale le Aziende Sanitarie Locali (ASL) dovranno effettuare una ricognizione dello stato attuale dei percorsi interni e dei bisogni organizzativi.

I requisiti definiti dalla delibera – complessivamente 70 – dovranno essere verificati entro 90 giorni. Le aziende sanitarie saranno tenute a redigere un piano di miglioramento e una relazione tecnico-operativa che ne valuti la fattibilità. I criteri introdotti non si limitano alla dimensione strutturale ma includono elementi legati alla comunicazione, al comfort e all’inclusione.

Tra i requisiti previsti figurano l’installazione di monitor informativi aggiornati per orientare pazienti e accompagnatori, la presenza di distributori di bevande e snack, l’accesso a postazioni per la ricarica di dispositivi elettronici, aree dedicate al dialogo con i familiari, connessione Wi-Fi gratuita e adeguata disponibilità di parcheggi. Ulteriori indicazioni riguardano l’adeguamento dell’accoglienza a persone con disabilità sensoriali, anche in continuità con progetti già attivi sul territorio.

Secondo quanto comunicato dalla Regione, l’iniziativa intende affrontare in modo sistemico aspetti non clinici ma rilevanti per la qualità dell’esperienza del paziente in pronto soccorso, valorizzando la dimensione informativa e relazionale. Le misure rientrano in un più ampio piano di riqualificazione della sanità pubblica piemontese, orientato a migliorare i percorsi di presa in carico e ad aumentare la trasparenza nei tempi di attesa e nelle procedure.

La fase di sperimentazione servirà anche a raccogliere dati comparabili tra le diverse strutture regionali, con l’obiettivo di individuare criticità comuni, standardizzazioni possibili e buone pratiche replicabili. Il monitoraggio sarà curato dalla Direzione Sanità della Regione Piemonte in collaborazione con le direzioni generali delle ASL.

Nel contesto nazionale, il provvedimento del Piemonte si inserisce nelle politiche di umanizzazione delle cure sostenute da normative e piani sanitari a livello ministeriale, in linea con le indicazioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e delle raccomandazioni dell’Agenas in materia di accoglienza ospedaliera.

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