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Raccolta fondi online per Paolo Sarullo: 24enne tetraplegico dopo un'aggressione

Dopo l’evento benefico della Nazionale Blu Biker, continua la mobilitazione per sostenere le cure e l’assistenza del ragazzo

Raccolta fondi online per Paolo Sarullo: 24enne tetraplegico dopo un'aggressione

Dopo l’entusiasmante evento benefico "Tutti in campo - Uniti per Paolo", andato in scena il 4 luglio presso l’impianto sportivo Vianney di via Gianelli 8, il sostegno nei confronti di Paolo Sarullo prosegue attraverso una campagna di raccolta fondi online.

Paolo, un ragazzo di 24 anni di Albenga, è stato vittima di una grave aggressione un anno fa: un pugno durante una rapina gli ha causato ferite gravi alla testa. Dopo due interventi chirurgici delicati, è sopravvissuto, ma è rimasto tetraplegico.

Ora è in cura in un centro di riabilitazione a La Spezia, dove necessita di assistenza h24, un letto ortopedico, terapie riabilitative e altre cure costose. La madre ha dovuto lasciare il lavoro per prendersi cura del figlio. Nonostante una promessa di sostegno statale di 25mila euro, le esigenze reali superano di gran lunga questa cifra, stimata in almeno due milioni di euro. Gli aggressori, arrestati e condannati, non sarebbero in grado di risarcire la famiglia a causa della loro situazione economica.

A promuovere questa raccolta fondi è Doriano Negrisolo, capitano e vicepresidente della Nazionale Blu Biker, formazione composta da sportivi che scendono in campo solo per scopi benefici. "Il 4 luglio abbiamo vissuto una giornata intensa, piena di emozione, partecipazione e amicizia. Ma per noi è stato solo l’inizio di un percorso", racconta Negrisolo.

L’obiettivo è ambizioso: dare vita a una fondazione "Uniti per Paolo". Questo ente nascerebbe per offrire sostegno concreto a persone e famiglie che, come quella di Paolo, si trovano a dover affrontare le difficoltà legate a gravi traumi e disabilità improvvise.

Nel frattempo, la raccolta fondi sta proseguendo sul web. Ogni donazione potrà contribuire a costruire un futuro più dignitoso per Paolo. “Contribuire significa entrare a far parte di una comunità che sceglie di non voltarsi dall’altra parte, che trasforma la sofferenza in impegno collettivo”, si legge nel messaggio diffuso dai promotori.

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