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Economia
25 Settembre 2025 - 16:35
Ferrero è a un passo dal conquistare un nuovo tassello strategico sul mercato nordamericano dei cereali da colazione. L’assemblea straordinaria degli azionisti di WK Kellogg Co., riunitasi il 19 settembre a Battle Creek (Michigan), ha approvato a larga maggioranza l’offerta presentata dal gruppo dolciario di Alba per l’acquisto della società. L’operazione, del valore complessivo di 3,1 miliardi di dollari, dovrebbe concludersi ufficialmente domani, 26 settembre, una volta completate le consuete procedure di closing.
Secondo quanto comunicato dalla società statunitense alla Securities and Exchange Commission (SEC) di Washington, con la fusione le azioni ordinarie WK Kellogg saranno ritirate dal listino della Borsa di New York (NYSE) e cesseranno di essere negoziate pubblicamente.
WK Kellogg è nata nell’ottobre 2023 dallo scorporo del ramo cerealicolo nordamericano di Kellogg’s, che ha dato origine anche a Kellanova. La realtà di Battle Creek, con ricavi pari a 2,7 miliardi di dollari nel 2024, rappresenta uno dei player più solidi del settore.
Gli azionisti hanno espresso un consenso quasi unanime: 62,4 milioni di voti favorevoli contro 4,3 milioni contrari e 134mila astensioni. La partecipazione ha rappresentato circa il 77,5% del capitale sociale, segnale di un forte sostegno al progetto di integrazione con Ferrero.
Il gruppo albese rileverà il 100% del capitale al prezzo di 23 dollari per azione in contanti. Una cifra che ha spinto il titolo WK Kellogg a crescere in Borsa, passando dai 17,50 dollari del 9 luglio – vigilia dell’annuncio – ai 22,98 dollari registrati ieri al New York Stock Exchange.
Determinante, già a inizio luglio, l’impegno del WK Kellogg Foundation Trust e della famiglia Gund, che si erano dichiarati favorevoli all’operazione garantendo il sostegno del 21,7% delle azioni ordinarie.
L’acquisizione comprende produzione, marketing e distribuzione dell’intero portafoglio di cereali WK Kellogg in Stati Uniti, Canada e Caraibi.
Con oltre 14.000 dipendenti distribuiti in 22 stabilimenti e 11 uffici, Ferrero è già una realtà radicata nel continente nordamericano. L’integrazione con WK Kellogg rafforza ulteriormente la strategia di espansione del gruppo, che negli ultimi anni ha puntato ad affiancare i suoi brand globali a marchi iconici del mercato locale.
«Accogliere WK Kellogg nel gruppo Ferrero non è soltanto un’acquisizione, ma l’incontro di due storie aziendali di successo e di generazioni di consumatori fedeli», ha commentato Giovanni Ferrero, presidente esecutivo del gruppo, definendo l’accordo «una tappa fondamentale» del percorso di crescita negli Stati Uniti.
Con questa mossa, l’azienda albese non solo amplia la propria offerta oltre il comparto dolciario, ma si posiziona tra i protagonisti di un settore strategico come quello dei cereali da colazione, aprendo nuove prospettive di mercato internazionale.
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