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07 Novembre 2025 - 10:01
Ottenere il rimborso per i bagagli smarriti durante un volo diventa più semplice per i passeggeri. La Corte di Cassazione, con una recente sentenza, ha stabilito che i viaggiatori che perdono la valigia non sono più obbligati a fornire una lista dettagliata degli oggetti smarriti o a presentare scontrini per i beni acquistati come sostituti. Questa decisione rappresenta una svolta significativa per tutti coloro che si trovano a subire disagi a causa del disservizio delle compagnie aeree.
La terza sezione civile della Corte ha chiarito che la compagnia aerea è responsabile del trasporto dei beni fino alla riconsegna al passeggero. Inoltre, il tribunale ha stabilito che il danno subito dal viaggiatore va liquidato equitativamente, senza la necessità di presentare prove specifiche sugli oggetti contenuti nel bagaglio. L’ordinanza, lunga nove pagine, sottolinea l’irrilevanza della lista dettagliata o degli scontrini come documentazione per la valutazione del danno.
Fino ad oggi, chi perdeva il bagaglio doveva fornire prove tangibili degli acquisti fatti per sostituire gli effetti personali, come scontrini e fatture. Ora, la Cassazione ha stabilito che tali documenti non sono più necessari per determinare l’ammontare del risarcimento. La sentenza evidenzia che tali prove dovevano essere considerate come un riferimento, ma non una condizione indispensabile.
Secondo RimborsoAlVolo, società specializzata nell’assistenza ai passeggeri, i viaggiatori che si trovano senza il loro bagaglio hanno diritto a un risarcimento anche in assenza di documenti giustificativi. Il risarcimento può arrivare fino a 1519 DSP (circa 1.860 euro), in base alla Convenzione di Montreal. Inoltre, le spese sostenute per acquistare beni essenziali, come vestiti e articoli di prima necessità, sono anch'esse rimborsabili.
In passato, i passeggeri dovevano allegare alla richiesta di rimborso i documenti che certificassero gli acquisti effettuati per sostituire gli oggetti smarriti. Ora, con la nuova decisione della Cassazione, il viaggiatore può chiedere il rimborso anche senza queste prove. Il giudice può decidere l’importo equo da risarcire senza basarsi su una lista dettagliata degli oggetti smarriti.
Questa novità rappresenta un’importante vittoria per i consumatori, come sottolineato da Giuseppe Conversano, CEO di RimborsoAlVolo. Secondo Conversano, la decisione della Cassazione semplifica notevolmente il processo per i passeggeri, eliminando la necessità di prove complicate e lasciando spazio a una valutazione equa dei danni subiti.
Se questa novità può sollevare i passeggeri in caso di smarrimento del bagaglio, ci sono anche notizie meno favorevoli. Secondo i dati Oag, le tariffe aeree sulle tratte nazionali sono aumentate considerevolmente nel 2025. Ad esempio, il prezzo medio di un volo tra Catania e Milano è aumentato dell’8%, mentre per la tratta Catania-Roma l’incremento è stato del 14%.
Mentre la sentenza della Cassazione è un passo avanti per i diritti dei passeggeri, le compagnie aeree potrebbero trovarsi a dover fare i conti con un numero maggiore di richieste di rimborso. Tuttavia, per i viaggiatori, la possibilità di ottenere risarcimenti senza dover fornire documentazione dettagliata rappresenta un significativo miglioramento nell’assistenza e nei diritti dei consumatori.
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