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gli Indicatori educativi

In Piemonte 6 adolescenti su 10 leggono libri al di fuori dell’ambito scolastico

Il 51,1% visita mostre e musei (50,1% in Italia), mentre il 38,4% accede ai siti archeologici (40,2% il dato nazionale)

Adolescenti in Piemonte

Immagine di repertorio

Secondo l’ultima edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio di Save the Children, in Piemonte il 62,1% degli adolescenti tra i 15 e i 19 anni legge libri al di fuori dell’ambito scolastico, una quota superiore alla media italiana (53,8%). Il rapporto, pubblicato in vista della Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, analizza abitudini culturali, condizioni educative e stato dei servizi per i minori.

Gli adolescenti piemontesi mostrano una partecipazione culturale allineata o leggermente superiore alla media nazionale: il 51,1% visita mostre e musei (50,1% in Italia), mentre il 38,4% accede ai siti archeologici (40,2% il dato nazionale). Risultano invece più bassi i valori relativi alla fruizione teatrale (26% contro 33,2%) e ai concerti (28,9% rispetto al 33,3%). Per quanto riguarda l’attività fisica, il 16,7% dichiara di non praticarla, dato inferiore a quello nazionale (18,1%).

Il focus del rapporto è dedicato agli adolescenti, fascia particolarmente esposta agli effetti della pandemia, soprattutto sul piano dell’uso problematico di internet e del rischio di isolamento. La direttrice del polo ricerche di Save the Children, Raffaela Milano, osserva che la generazione analizzata «cerca nuovi spazi di protagonismo», pur avendo vissuto gli impatti del periodo post-Covid.

In Piemonte gli adolescenti rappresentano il 6,5% della popolazione, una quota leggermente inferiore alla media italiana (6,86%). È superiore invece la percentuale dei figli unici, pari al 33,8%. Sul fronte dei servizi di salute mentale, il sistema regionale di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dispone di 26 posti letto ospedalieri e di 26 strutture residenziali post-ricovero, per un totale di 246 posti, valore che colloca la regione al secondo posto nazionale dopo la Lombardia.

I dati sull’istruzione mostrano indicatori migliori della media italiana. La dispersione implicita si attesta al 5,2% (8,7% in Italia). L’abbandono scolastico nella fascia 18-24 anni riguarda l’8,7% dei giovani, contro il 9,8% nazionale. Nell’anno scolastico 2023-24, gli studenti con cittadinanza non italiana nelle scuole secondarie di secondo grado piemontesi sono l’11,2%, percentuale superiore alla media nazionale (8,6%). Anche tra i diplomati nei licei la quota resta più alta che nel resto del Paese: 5,8% contro 4,1%.

Per contrastare la povertà educativa, Save the Children realizza vari programmi territoriali. A Torino, nel quartiere Aurora, è attiva l’iniziativa “Qui, un quartiere per crescere”, che offre attività e servizi dedicati ai minori e alle loro famiglie.

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