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Il fatto
14 Novembre 2025 - 15:45
La Corte d’assise d’appello di Venezia ha confermato la condanna all’ergastolo per Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Gli appelli presentati sia dalla difesa sia dal pubblico ministero sono stati dichiarati inammissibili a causa della rinuncia intervenuta, rendendo definitiva la pena con l’aggravante della premeditazione.
Durante l’udienza, il presidente della Corte, Michele Medici, ha commentato: “Si tratta di una situazione particolare, probabilmente unica per chi è presente in aula”. Turetta, 24 anni, non era presente, così come i suoi avvocati difensori, Giovanni Caruso e Monica Cornaviera. A rappresentare la difesa erano invece gli avvocati Jacopo Della Valentina e Chiara Mazzocco.
Gino Cecchettin ha commentato la conferma della condanna come un riconoscimento della verità. Questo caso si inserisce in un più ampio quadro di femminicidi che continuano a colpire l’Italia: dietro ogni statistica ci sono vite spezzate e famiglie distrutte. Tra i casi più noti del 2025, oltre a Giulia Cecchettin, figurano Ilaria Sula e Cinzia Pinna, vittime di violenze spesso legate a rapporti sentimentali.
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