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La protesta
20 Novembre 2025 - 17:15
Giornata di sciopero per gli autisti e magazzinieri, lavoratori dipendenti indiretti UPS, chiamati oggi alla mobilitazione nazionale indetta da Filt Cgil, Fit Cisl e UilT. L’agitazione arriva dopo oltre un anno di trattative senza esito per il rinnovo dell’accordo di secondo livello, scaduto nel 2023, e che secondo i sindacati l’azienda non avrebbe voluto rinnovare pur in presenza di diverse criticità operative. Nel capoluogo piemontese, dove il personale coinvolto conta circa centocinquanta lavoratori, è stato organizzato un presidio dalle 8 alle 12 davanti alla sede UPS di via Raspini 1. Fin dalle prime ore della mattina, decine di addetti hanno partecipato alla manifestazione esponendo cartelli e striscioni per chiedere il riconoscimento delle loro rivendicazioni.
Secondo le organizzazioni sindacali, le richieste avanzate non sono semplici miglioramenti economici, ma interventi ritenuti necessari per garantire condizioni di lavoro adeguate e maggiore tutela della sicurezza. In particolare, i sindacati chiedono: adeguamento delle indennità di trasferta per il personale viaggiante; aumento del buono pasto per i facchini e il personale non viaggiante; chiusura automatica del servizio nelle zone ad alto rischio in caso di allerta meteo rossa; responsabilizzazione della committenza anche rispetto ai comportamenti dei fornitori, in termini di sicurezza, applicazione degli accordi e condizioni di lavoro.
“Questa vertenza non può rimanere ferma. Da mesi chiediamo di affrontare questioni che riguardano la dignità e la tutela dei lavoratori. Serve un’assunzione di responsabilità da parte di UPS”, spiegano Filt Cgil, Fit Cisl e UilT. Lo sciopero si è svolto in maniera pacifica e, nonostante la mobilitazione, sono state comunque garantite tutte le consegne di farmaci salvavita, assicurando la continuità dei servizi essenziali. Durante il presidio, i rappresentanti sindacali hanno annunciato che, in assenza di risposte concrete da parte dell’azienda, la mobilitazione potrebbe proseguire con nuove iniziative future. La giornata di sciopero ha potuto causare ritardi o disagi nella distribuzione dei pacchi sul territorio, ma i lavoratori spiegano che la loro protesta mira proprio a garantire un servizio più sicuro e sostenibile nel tempo.
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