Cerca

L'affare

Devasini, il re delle criptovalute, compra (un pezzo di) Juve: ecco cosa sappiamo

Dalla Svizzera a Torino: dopo Lugano, Tether si prende anche un pezzo della Vecchia Signora

Giancarlo Devasini

Giancarlo Devasini

Oggi, 14 febbraio 2025, segna una data storica per il calcio e il mondo delle criptovalute. Tether, la più grande azienda del settore degli asset digitali, ha annunciato ufficialmente l’acquisizione di una quota di minoranza nella Juventus Football Club S.p.A. Un’operazione che non è solo un semplice investimento, ma il primo passo verso una fusione tra il mondo dello sport e le tecnologie più avanzate, come blockchain, intelligenza artificiale e biotech.

Tether, fondata dal miliardario torinese Giancarlo Devasini, l'ex chirurgo che è il quarto uomo più ricco d'Italia,  è nota per il suo stablecoin USD₮, la criptovaluta ancorata al dollaro più utilizzata al mondo, con una capitalizzazione che supera i 140 miliardi di dollari e più di 400 milioni di utenti nei mercati emergenti. L’investimento nella Juventus si inserisce in una strategia più ampia che vede Tether espandersi in settori come AI, mining di Bitcoin e biotecnologie. Ora, con il suo ingresso nella Vecchia Signora, il colosso delle stablecoin vuole portare una rivoluzione digitale nel mondo del calcio.

Negli ultimi anni, le tecnologie blockchain hanno iniziato a giocare un ruolo chiave nel mondo dello sport, migliorando l’esperienza dei tifosi con fan token, NFT e nuovi sistemi di pagamento.

Ma l’operazione di Tether con la Juventus punta a un livello superiore: integrare asset digitali, AI e biotech nel mondo calcistico.

Tra le idee in fase di sviluppo ci sarebbero:

  • Pagamenti digitali innovativi per tifosi e club
  • Tecnologie di AI per l’analisi delle prestazioni sportive
  • Soluzioni biotech per il miglioramento della salute degli atleti

Un progetto ambizioso, che vede tra i suoi advisor anche Juan Sartori, imprenditore con esperienza nel calcio internazionale grazie ai suoi trascorsi con Sunderland AFC, AS Monaco e l’European Club Association. L’acquisizione della quota di minoranza nella Juventus non è il primo passo di Tether nel mondo dello sport. Già lo scorso anno, attraverso l’iniziativa Plan ₿, l’azienda aveva siglato un accordo con il FC Lugano, diventando sponsor ufficiale della squadra svizzera.

Con questa nuova mossa, Tether dimostra di voler fare sul serio, portando il suo know-how nel mondo del calcio con l’obiettivo di diffondere l’uso della blockchain e delle stablecoin nel settore sportivo.

A commentare l’operazione è stato Paolo Ardoino, CEO di Tether:

“Allineandoci con la nostra strategia di investimento in Juve, saremo pionieri nella fusione tra asset digitali, AI e biotech con il mondo dello sport. Esploreremo nuove collaborazioni innovative con il potenziale di rivoluzionare l’intero panorama sportivo globale.”

Paolo Ardoino

Un’affermazione che lascia pochi dubbi: Tether non si accontenta di essere un investitore passivo, ma vuole cambiare il calcio dal punto di vista tecnologico e finanziario.

Fondata nel 1897, la Juventus è tra i club più prestigiosi al mondo. Nel suo palmarès spiccano:

  • 36 Scudetti
  • 14 Coppe Italia
  • 9 Supercoppe Italiane
  • 2 Champions League
  • 2 Coppe Intercontinentali

L’ingresso di Tether nella Juventus segna l’inizio di un’era in cui il calcio non sarà più solo un gioco, ma una piattaforma per l’innovazione tecnologica.

Sarà davvero una rivoluzione o solo un esperimento? Quel che è certo è che il connubio tra blockchain e sport sta diventando sempre più forte. E la Juventus, con Tether al suo fianco, potrebbe essere la prima grande squadra a cambiare davvero le regole del gioco.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.