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Economia

Approvata in Piemonte la legge di riordino per la valorizzazione del patrimonio pubblico

Nuove norme per semplificare gestione e riutilizzo di immobili regionali, coinvolgendo enti locali, privati e Terzo Settore

Il Piemonte riscopre i suoi tesori: una nuova legge per il patrimonio culturale

Borgo Castello nel Parco della Mandria

Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato la nuova Legge di riordino del patrimonio pubblico, volta a semplificare la gestione e promuovere un utilizzo più efficiente di beni immobili e mobili di proprietà della Regione. La norma, proposta e relazionata dall’assessore al Patrimonio Gian Luca Vignale, introduce strumenti operativi per valorizzare strutture spesso in disuso, come castelli, ville, palazzi storici e compendi agricoli.

Uno degli elementi centrali del provvedimento è l’introduzione di procedure semplificate per l’alienazione e la concessione dei beni ritenuti non strategici o non strumentali. La norma prevede forme di concessione e cessione che consentono il coinvolgimento attivo di enti pubblici, soggetti privati e organizzazioni del Terzo Settore, con l’obiettivo di promuovere interventi di riqualificazione, restauro e riuso dei beni.

È stato inoltre istituito un nuovo Osservatorio per la valorizzazione del patrimonio regionale. Questo organismo sarà composto da rappresentanti delle direzioni regionali, del mondo universitario, delle imprese e del non profit, oltre a esperti indipendenti. L’Osservatorio avrà funzioni consultive e propositive, contribuendo alla definizione di strategie e priorità d’intervento.

Tra le innovazioni figura anche l’introduzione di una modalità semplificata di concessione in comodato d’uso gratuito per beni immobili, destinata a favorire l’attivazione di progetti culturali, sociali e turistici, attraverso collaborazioni tra Regione e soggetti esterni. Parallelamente, sarà potenziata la gestione informatizzata del patrimonio attraverso un aggiornamento della banca dati regionale, con accesso esteso anche agli enti locali.

L’elenco dei beni interessati comprende alcuni complessi immobiliari di rilievo, considerati “beni faro” per la potenzialità di attrazione culturale ed economica. Tra questi figurano il Borgo Castello nel Parco della Mandria, il Compendio di Stupinigi, Palazzo Callori a Vignale Monferrato, il Forte di Exilles, la Tenuta Cannona a Carpeneto, la Reggia di Val Casotto e il Castello di Miasino. La loro valorizzazione si inserisce in una strategia che mira a far emergere nuove destinazioni d’uso compatibili e sostenibili, contribuendo alla crescita dei territori.

Con questa legge, la Regione Piemonte intende uscire dalla logica conservativa del patrimonio e promuovere un uso attivo degli immobili pubblici come strumenti per lo sviluppo locale, la promozione culturale e l’inclusione sociale.

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