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Economia & Territorio
10 Marzo 2025 - 12:40
Salvate le banche di montagna, ma non solo. È l'Uncem, l'unione delle comunità montane, a parlare, ma lo fa a nome di tutte le realtà magari disagiate, sul fronte dei servizi bancari, da Nord al Mezzogiorno. Marco Bussone, il presidente dell'Uncem, si rivolge al ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina perché è dall'istituto del Grattacielo di corso Inghilterra che è arrivato l'ultimo piano di accorpamenti e chiusure di cui noi per primi abbiamo dato notizia. Ma la lettera è indirizzata anche al ceo di Unicredit, Andrea Orcel.
Bussone scrive citando il cosiddetto "diritto all'opzione", che significa "la possibilità di restare nel Mezzogiorno come nelle aree rurali, montane e interne, perché vi è un sistema pubblico che d'intesa con le grandi e piccole imprese private - insieme - portano investimenti e favoriscono quelle comunità. Evitare in sostanza che aumentino le fratture e le faglie. Un sistema liberale è quello che vede le banche da secoli protagoniste non solo nel garantire risparmio e flussi finanziari adeguati e regolati, ma anche di contribuire alla crescita e alla giustizia".
"Dove c'è credito, dove c'è risparmio, ci sono investimenti, lavoro, progresso, sviluppo, innovazione. Dove vi sono servizi, vi sono opportunità, fiducia, visione, futuro" spiega Bussone, andando però a parlare del diritto all'opzione degli istituti bancari che, a suo dire, di fronte a meno clienti, meno possibili profitti, scelgono "di andarsene. Chiudere. Poco importa dei distretti, della manifattura che ha lunga storia, degli imprenditori che stanno facendo di tutto per resistere. Vi interessano ancora?".
"Ora, sappiamo tutti benissimo tutto: l'home banking, le operazioni e i bonifici on line, in banca non si entra più, e sappiamo anche che 'le banche non sono più quelle di una volta' e che 'il Direttore non è più lì a prendere 50 caffè al giorno con i clienti che devono prelevare contanti o fare un mutuo per la casa'. Fuori da ogni retorica, se anche tutto questo è vero, è bene che le grandi e le piccole banche che chiudono, insieme con ABI e chi le rappresenta, siano consapevoli che ogni taglio e ogni chiusura - di una banca in un Comune - fa male al tessuto sociale ed economico".
Adesso occorrerà vedere la risposta - se ci sarà - delle banche, stante che il piano territoriale 2025 di Intesa Sanpaolo, per esempio, inizierà a essere attuato, fra chiusure di sportelli e accorpamenti di filiali, dal 18 giugno.
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