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Il caso
12 Marzo 2025 - 16:40
La bimba spinta giù dalle scale, la madre picchiata fino a strapparle i vestiti. E solo l'intervento dei vicini ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. Tutto per un ritardo nel pagamento dell'affitto: a denunciarlo sono una donna di 54 anni e la sua bambina di 11, vittime di una violenta aggressione avvenuta lunedì in centro a Ivrea. Sull'accaduto indaga la polizia: le persone coinvolte sono cinque, di cui tre denunciate per il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
La vicenda è stata raccontata dal compagno della donna, rientrato d'urgenza dalla Sicilia per stare vicino alla sua famiglia. Secondo quanto riferito dall'uomo, la famiglia avrebbe richiesto di poter pagare insieme gli affitti di marzo e aprile, per saldare quanto dovuto. Ma il padrone di casa ha "risposto" disdicendo i contratti di luce e gas e presentandosi all'appartamento con altre quattro persone: i cinque hanno cercato di imporre a madre e la figlia di lasciare immediatamente l'alloggio, facendole firmare un documento. Lei si è rifiutata e per quello sono scattate le violenze: stando a quanto ha raccontato la donna, l'hanno aggredita fisicamente con calci e pugni, strappandole la maglietta. La figlia ha cercato di proteggere la madre, ma è stata spinta giù per le scale.
Alcuni vicini, che sono intervenuti per prestare soccorso, sono stati minacciati mentre almeno tre degli aggressori, una volta entrati nell'abitazione, hanno cominciato a scagliare dalla finestra gli effetti personali della famiglia. Stando alle testimonianze, avrebbero gettato qualsiasi cosa trovassero, tra cui vestiti e materiale scolastico della bambina. Tutto danneggiato dalla pioggia che stava cadendo in quel momento.
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