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retroscena granata

Toro, Ricci e il mercato: "Ecco cosa penso. E all'inizio Spalletti..."

Il gioiello granata è conteso da diverse big: "Torino è la mia seconda casa. Capitano? Che onore"

Toro-capitan Ricci, spunta un'altra pretendente italiana

Samuele Ricci (foto LaPresse) capitano a Firenze

Quella contro l’Empoli è di fatto la sua partita. Sabato sera Samuele Ricci ritroverà la squadra nella quale è cresciuto per poi spiccare il volo nel Toro e in Nazionale, guidata da un altro toscano doc, Luciano Spalletti (oggi diramerà i convocati ufficiali per la doppia sfida contro la Germania). Prima dell’impegno per la nazionale, però, c’è ancora un turno di campionato. A tal proposito, e non solo, Ricci - amante della chitarra e fidanzato con la telegiornalista sportiva Eleonora Incardona - ha parlato ai microfoni di Dazn, in particolar modo intervistato al Filadelfia dall’ex calciatore Valone Behrami: «Torino rappresenta una seconda casa per me perché sono qui da più di tre anni, sono entrato subito in sintonia con i tifosi e mi hanno fatto capire che cos’è il Toro: chi gioca qui percepisce qualcosa di diverso con questa maglia», ha detto Samuele Ricci, raccontando i suoi tre anni vissuti sotto la Mole.

«La fascia di capitano è un onore, ma mi dispiace un po’ perché non c’è più Zapata che ci avrebbe dato una grossa mano - ha continuato ai microfoni di Dazn - ma è il segno che sto facendo qualcosa di buono: con mister Vanoli si è subito creato un bel rapporto, io cerco sempre di dare il buon esempio». E sulla Nazionale: «Con Spalletti si è creato sin da subito un bel rapporto di fiducia - ha svelato - anche se all’inizio mi ha ripreso molto per il posizionamento del corpo e perché mi spronava a cercare dei passaggi in diagonale, cosa che mi dice anche mister Vanoli. Mi chiedeva anche di lavorare sui cambi di gioco, di far andare il pallone da un lato all’altro del campo velocemente: per Spalletti è una cosa fondamentale che un centrocampista deve saper fare. Il gruppo della Nazionale è ottimo, stiamo facendo bene ed è merito suo. Del gruppo mi ha impressionato molto Tonali, dovrei rubare la sua aggressività. Lui è un top ma ce ne sono tanti: Bastoni, Dimarco, Barella, Calafiori... la lista è lunga».

Intanto circolano tante voci di mercato su di lui: «Fanno piacere come a chiunque, ma l’importante è restare focalizzati su cosa si sta facendo - ha concluso - perché se ti fai prendere troppo, rischi di perdere il focus».

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