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L'ANNUNCIO

Valli di Lanzo, la galleria del Monte Basso riaprirà solo tra due anni

Le code - specialmente in concomitanza con fiere e feste di paese di grosso richiamo - rischiano di diventare una fastidiosa abitudine

galleria monte basso

La galleria del monte Basso

Turisti e residenti delle Valli di Lanzo si armino di pazienza: ci vorranno due anni prima di poter tornare a percorrere la galleria del Monte Basso. Le code che hanno contrassegnato gli ultimi mesi - specialmente in concomitanza con fiere e feste di paese di grosso richiamo - rischiano quindi di diventare una fastidiosa abitudine, così come i danni al turismo visto che in tanti già hanno rinunciato a salire nelle Valli per non correre il rischio di restare intrappolati in un serpentone di lamiere.

L’annuncio è arrivato dalla Città metropolitana: «Sarà necessario un intervento radicale e costoso per la definitiva messa in sicurezza della calotta della galleria Monte Basso sulla strada Provinciale 1 a Lanzo, interessata da problemi strutturali e di regimazione delle acque, che ne hanno determinato la chiusura dal luglio scorso». La conferma è arrivata dalle indagini geognostiche, affidate dalla Città metropolitana ad una ditta specializzata, approfondite e integrate a seguito delle prime valutazioni tecniche dei professionisti incaricati già dal mese di luglio.

La situazione è stata illustrata ai sindaci delle Valli lunedì pomeriggio, nel corso di un incontro con il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e i tecnici che hanno curato le valutazioni progettuali. «Il progetto definitivo-esecutivo di messa in sicurezza della galleria sarà pronto nei primi mesi del 2024 e l’indizione della gara per l’appalto dei lavori è ipotizzabile per il mese di maggio. I tecnici valutano in circa 12 mesi il tempo necessario per concludere il cantiere e in circa 6 milioni l’importo finanziario complessivo dei lavori». Tradotto: nella migliore delle ipotesi, senza gli italici tradizionali ritardi e ricorsi, la galleria riaprirà a metà del 2025.

Come ha sottolineato il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, «la Città metropolitana ha investito sinora 150mila euro per le indagini geognostiche e materiche e gli incarichi progettuali. Per i lavori abbiamo a disposizione finanziamenti del Ministero delle Infrastrutture per 3 milioni, che non basteranno, ma confidiamo di poter reperire i fondi che attualmente mancano attingendo alle risorse provenienti dai canoni idrici, che la Regione Piemonte trasferisce ogni anno alla Città metropolitana di Torino e alle Province». In più «sono stati recentemente sbloccati fondi per ulteriori 250mila euro per chiudere l’appalto della sistemazione definitiva della rotatoria di Lanzo sulla Provinciale 2 (in corso di realizzazione) e abbiamo a disposizione un finanziamento di 1 milione per i lavori necessari alla messa in sicurezza dei viadotti di accesso alla galleria Monte Basso».

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