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Armato di forbici sull’autobus minaccia i passeggeri che si "salvano" con un sms

Una studentessa lancia l’allarme e fa arrivare i carabinieri: 50enne denunciato

Armato di forbici sull’autobus minaccia i passeggeri che si "salvano" con un sms

Attimi di panico e minacce con un paio di forbici per i passeggeri dell’autobus della linea 30. Intorno alle 13 di lunedì, a Chieri, un uomo - probabilmente sulla 50ina - è salito a bordo del pullman, con sotto braccio un pc rubato da una ditta della zona. Forse sentendosi osservato, ha estratto e impugnato le forbici minacciando i passeggeri a lui vicino per evitare che potessero richiamare l’attenzione e segnalare la situazione. Tre i ragazzi direttamente coinvolti dalle minacce dell’uomo. Poi, probabilmente in un momento di distrazione dell’aggressore, una ragazza è riuscita a dare l’allarme attraverso il cellulare, avvisando i genitori con un messaggio, i quali hanno poi chiamato i soccorsi.

I carabinieri della Compagnia di Chieri - stazione e radiomobile - sono intervenuti intercettando il bus e fermandone la corsa in direzione Torino nei pressi di Pino Torinese. Fino a quel momento, l’autista del mezzo non si era reso conto di quanto stesse avvenendo dietro di lui. E, alla vista della pattuglia, si è fermato come se si trattasse di un controllo di routine. Invece era un intervento “mirato” al 50enne, che fortunatamente è sceso dal bus senza opporre particolari resistenze ed è stato poi condotto in caserma e denunciato.

Quanto accaduto lunedì non è però un caso isolato. Episodi di violenza - a discapito di passeggeri quanto di autisti e controllori - sono fenomeni purtroppo ricorrenti a bordo dei mezzi di trasporto pubblici. Basti ricordare la vicenda che, lo scorso agosto, aveva interessato la linea 72 del Gtt - che in quel momento attraversava corso Mortara - dove un uomo era stato accoltellato alla gola e poi soccorso da uno scooterista. O ancora, l’episodio in cui, a Bruino, sulla tratta Giaveno-Torino, un ragazzo salito a bordo senza biglietto in compagnia di una ragazza - aggredì pesantemente l’autista, alla richiesta di quest’ultimo di mettersi in regola. Il fatto, risalente allo scorso luglio, suscitò un’importante reazione da parte del sindacato. Così si espresse Gianni Diano della Fit-Cisl: «Da anni ci battiamo contro la violenza su chi fa il suo lavoro e dobbiamo fare fronte comune, sindacato e azienda, aprendo un tavolo per trovare una soluzione ed evitare che episodi simili si ripetano».

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