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Ambiente e biodiversità

"Impedire gli accoppiamenti con gli stambecchi": al via l'abbattimento delle capre inselvatichite in Valsusa

Il comune di Oulx ordina l'abbattimento degli esemplari inselvatichiti per prevenire rischi sanitari e genetici nella fauna locale

"Impedire gli accoppiamenti con gli stambecchi": al via l'abbattimento delle capre inselvatichite in Valsusa

Il Comune di Oulx, dopo aver consultato l'Istituto Zooprofilattico, ha dichiarato l'abbattimento di tutte le capre inselvatichite. Una decisione che, sebbene possa risultare drastica, è stata presa per salvaguardare la salute e la biodiversità della regione.



Lo scorso 24 gennaio, i Carabinieri Forestali di Bardonecchia avevano segnalato al Comune di Oulx la presenza di almeno quattro esemplari di capra domestica (Capra hircus) inselvatichiti. Questi animali, vagano da un paio d'anni tra i pascoli in alta quota e i boschi tra Oulx e Salbertrand, rappresentando una minaccia per la normativa sulla profilassi vaccinale dei bovidi domestici. Il sindaco Cassi, di Oulx, ha deciso di intervenire, ordinando l'abbattimento delle capre nelle località di Forte Pramand e Colletto Pramand, nonché nelle aree limitrofe.

Il proprietario delle capre ha tentato invano di recuperarle dall'autunno 2023, ma gli sforzi per avvicinarle e integrarle con altri animali domestici sono stati ostacolati dalla diffidenza delle capre e dalle asperità del terreno. Ora, la loro permanenza allo stato brado non solo contrasta con le normative sanitarie, ma rappresenta anche un rischio per il bestiame che frequenta queste aree per almeno sei mesi all'anno.

Oltre ai problemi sanitari, le capre inselvatichite pongono una seria minaccia alla biodiversità locale. Gli esperti temono che possano accoppiarsi con gli stambecchi (Capra ibex), una specie protetta presente in zona. Questo potrebbe causare un grave inquinamento genetico, compromettendo la purezza della colonia di stambecchi e, successivamente, dell'intera specie nei territori limitrofi. Gli spostamenti dei maschi di stambecco, che possono coprire distanze superiori ai 100 km, amplificano il rischio di diffusione genetica.

Foto: esemplare di stambecco maschio adulto 


L'abbattimento delle capre sarà eseguito dagli agenti della vigilanza faunistico-ambientale della Città Metropolitana di Torino. Le modalità operative verranno concordate tra i vari enti coinvolti, tra cui il servizio veterinario dell'ASL TO 3. Quest'ultimo sarà incaricato di effettuare accertamenti diagnostici sui campioni prelevati durante l'abbattimento, inviandoli all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. 

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