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la maxi-opera

Domani sera apre la seconda canna del Frejus: tutto quello che c'è da sapere

Costata 700 milioni di euro e inaugurata alla presenza di Salvini, si tratta di un'opera strategica per Italia e Francia

L'inaugurazione della seconda canna del Frejus

L'inaugurazione della seconda canna del Frejus

Quasi 13 chilometri di lunghezza (12,9 chilometri, per la precisione), otto metri di diametro, 34 rifugi, nove by-pass carrabili e un posto di controllo centralizzato di ultima generazione. La seconda canna del Frejus, inaugurata a Bardonecchia dalle istituzioni italiane e francesi, è la più lunga galleria stradale europea a doppia canna. Un progetto mastodontico, con la nuova canna che si affianca a quella esistente per un traforo inaugurato nel 1980. Garantiti gli standard top a livello di sicurezza, ognuna delle due canne è dotata di una corsia per senso di marcia (verso la Francia con annessa banchina di servizio, verso l'Italia con annessa corsia di servizio), limitando il rischio di incidenti e facilitando gli interventi di soccorso.

Un’opera gigantesca, costata 700 milioni di euro e realizzata dalle due concessionarie, la francese Sftrf e l'italiana Sitaf (gruppo Astm), considerata strategica per la mobilità europea, costruita con attenzione alla sostenibilità ambientale. Alla realizzazione hanno lavorato complessivamente 950 imprese. Sono state realizzate anche sei stazioni tecniche dedicate alla gestione e al controllo dell’esercizio impiantistico delle due gallerie che ne garantiscono il corretto funzionamento, mentre per quanto riguarda il sistema di ventilazione, quello della galleria G2 è di tipo longitudinale e la ventilazione viene garantita con acceleratori installati in volta. Sono inoltre presenti due centrali di estrazione massiva, capaci di allontanare rapidamente i fumi in caso di incendio, mantenendo condizioni di sicurezza per l’evacuazione e l’intervento dei soccorsi.

In sostanza, si tratta di un’opera che ha un grande valore strategico, e ha lo scopo anche di far crescere economicamente i due territori interessati, Italia e Francia, con un forte spirito di collaborazione transfrontaliera e l’impegno congiunto verso una mobilità sempre più sicura, efficiente e sostenibile. Un’opera di grande rilievo, realizzata grazie al contributo di professionisti provenienti da entrambi i Paesi. Il tutto è stato realizzato con degli obiettivi chiari: garantire la massima sicurezza di viaggio per gli utenti e offrire allo stesso tempo un significativo miglioramento del livello di servizio in termini di percorribilità del collegamento. Ma quando aprirà al traffico? Da domani sera, martedì 29 luglio, per la precisione dalle 20. Anche se il 21 giugno c’era già stata un’apertura simulata, ma era un’esercitazione.

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