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01 Agosto 2025 - 12:55
Si alzano voci di protesta in città contro l’utilizzo improprio degli spazi antistanti il Teatro Pavarotti, dove sempre più frequentemente alcuni bambini e ragazzi si ritrovano per giocare a pallone, spesso fino a tarda sera. Il vero problema, però, non è tanto il gioco in sé, quanto la scelta del “campo” e, soprattutto, della porta: a fare da bersaglio per i tiri in porta è infatti la lastra in ferro con l’effigie del Maestro Luciano Pavarotti, posta a fianco dell’ingresso del teatro.
Una situazione che ha sollevato l’indignazione di diversi residenti della zona, che lamentano rumori continui, incuria e mancanza di rispetto per uno dei simboli culturali della città.
A dar voce al malcontento è stata una cittadina, che ha scelto i social per lanciare un messaggio semplice ma incisivo:
“Giusto per dire… la vetrata del Pavarotti, compresa l’immagine di Pavarotti dove c’è il teatro, non sono la porta di un campo da calcio… insegnate l’educazione ai vostri figli.”
Secondo alcuni residenti, la situazione sarebbe andata peggiorando con l’arrivo dell’estate, complici le giornate lunghe e la mancanza di alternative reali per lo svago dei più giovani in centro città. Tuttavia, in molti sottolineano come il gioco debba comunque avere dei limiti e svolgersi in luoghi adeguati.
Il Teatro Pavarotti, oltre a essere un punto di riferimento culturale, è anche un simbolo del legame tra Leini e l’arte lirica, e la lastra commemorativa rappresenta un omaggio alla figura di uno dei più grandi tenori italiani. Utilizzarla come porta da calcio, spiegano i cittadini, non è solo inopportuno, ma profondamente irrispettoso.
Nel frattempo, si rinnova l’appello al senso di responsabilità: educare al rispetto degli spazi pubblici è un compito che riguarda tutti, a partire dalle famiglie.
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