Cerca

Prarostino scommette sul compostaggio di comunità: meno camion, bollette più leggere

Il sindaco Nocera presenta il progetto ispirato al modello Cisa. Convegno con Salvai e Burocco per discutere vantaggi economici e ambientali della gestione locale dell'organico

Prarostino scommette sul compostaggio di comunità: meno camion, bollette più leggere

Il sindaco di Prarostino Luciano Nocera ha deciso di accelerare su un progetto che aveva in mente da tempo: avviare una sperimentazione di compostaggio di comunità dei rifiuti organici nel suo comune. L'ispirazione è arrivata dal modello già collaudato del Consorzio di Area Vasta Cisa di Ciriè, che ha convinto il primo cittadino a passare dalle idee ai fatti.

Oggi, sabato 13, alle 17,30 in municipio si terrà un convegno per discutere la proposta con ospiti di rilievo: Luca Salvai, sindaco di Pinerolo e presidente del Consorzio Acea, e Mario Burocco, presidente del Consorzio di Area Vasta Cisa.

Il percorso che ha portato a questo appuntamento è iniziato mesi fa. «Avevo parlato di questa mia idea a Salvai e lui a giugno mi ha portato del materiale raccolto a un convegno del Cisa» ricostruisce Nocera. «Loro praticano questa soluzione da diversi anni e in diversi Comuni, quindi sabato scorso siamo andati a vedere come funzionava».

Il sopralluogo ha coinvolto, oltre a Nocera e Salvai, esponenti della maggioranza di Prarostino e la sindaca di San Secondo di Pinerolo Adriana Sadone. «Ho invitato San Secondo perché siamo confinanti e abbiamo due ecopunti in Comune, è giusto che sappia cosa vorremo fare» spiega il sindaco.

I NUMERI CHE GIUSTIFICANO IL CAMBIAMENTO
Le cifre attuali della raccolta dell'organico a Prarostino evidenziano margini di miglioramento significativi. «Più del 50% delle nostre utenze non usufruisce dei cassonetti dell'organico e solo un paio di punti fanno più di 50 kili di media per passaggio, che sono tre l'anno. Un ecopunto non arriva nemmeno a 14» dettaglia Nocera.

Il compostaggio di comunità prevede l'utilizzo di compostatori più grandi, dove diversi cittadini conferiscono l'organico e il compost prodotto viene impiegato direttamente sul territorio. Una soluzione che, secondo il sindaco, porterebbe vantaggi ambientali ed economici concreti.

«Avremo meno camion che percorrono le nostre strade, perché non servirebbe un servizio di ritiro» entra nel merito Nocera. «Inoltre scenderebbe il costo delle bollette, con vantaggi anche per i Comuni di pianura, su cui il Consorzio carica una parte dei costi per i paesi di montagna».

Il progetto iniziale prevederebbe il mantenimento di un paio di ecopunti per garantire libertà di scelta ai cittadini, mentre chi già smaltisce l'organico autonomamente potrà continuare a farlo.

PROSPETTIVE FUTURE
La proposta non dovrebbe creare conflitti con Acea Pinerolese Industriale, l'azienda municipalizzata che gestisce la raccolta rifiuti. «Certo sottrarremmo un po' di organico a lei, ma per mantenere l'impiantone, soprattutto in ottica di ristrutturazione dell'azienda, occorrerà comunque acquisire rifiuti organici da fuori» ribatte Nocera. «Inoltre ridurremmo i costi dell'azienda, che potrebbe anche riqualificare il personale, formandolo a seguire il processo del compost nei Comuni che fanno compostaggio di comunità».

L'idea del sindaco è che questa soluzione possa essere adottata da diversi paesi montani del bacino Acea, con Prarostino nel ruolo di apripista per lanciare la sperimentazione. Il via libera definitivo dovrà arrivare dall'assemblea del Consorzio, un consenso che andrà conquistato nelle prossime settimane.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.