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NAZIONALE

Spalletti è già al bivio: contro l'Ucraina è una finale. E ci sono due forfait

L'Italia del nuovo ct non può più sbagliare, anche se si perdono i pezzi per strada

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti esordirà con l'Italia a Skopje (foto Twitter Figc)

Non è iniziata nel migliore dei modi l’avventura di Luciano Spalletti sulla panchina dell’Italia. L’allenatore che ha conquistato il terzo scudetto con il Napoli non è andato oltre il pareggio in casa della Macedonia del Nord. Una trasferta, su un campo pressochè impraticabile, che ha mostrato i tanti limiti della nazionale azzurra. Spalletti ha avuto solo pochi giorni per poter lavorare con un gruppo che sembra essersi perso. Adesso, dovrà rinunciare anche a Gianluca Mancini e a Matteo Politano per la sfida di martedì sera, al Meazza, contro l’Ucraina, match valido per le qualificazioni agli Europei del 2024, a questo punto fondamentale.

«A seguito degli infortuni subiti nel corso della gara Nord Macedonia-Italia, il difensore della Roma (affaticamento muscolare adduttori coscia destra) e l’attaccante del Napoli (risentimento muscolare tricipite surale destro) hanno lasciato il ritiro della Nazionale, per far rientro al proprio club e seguire le cure del caso. Il ct Luciano Spalletti, considerata la diagnosi medica, ha deciso di rilasciare i calciatori ai club, nell’ambito di un costruttivo rapporto di reciproca collaborazione». Inoltre, «In vista della gara degli azzurri in programma domani con l’Ucraina, valutate anche le precedenti rinunce a Pellegrini e Chiesa, il ct ha deciso di convocare Riccardo Orsolini (Bologna), che ha raggiunto il centro sportivo di Milanello, dove la Nazionale è in ritiro».

Per quanto riguarda la prestazione, è la Nazionale che ha lasciato Mancini, il quale ha iniziato la raccolta dei milioni arabi facendo una figuraccia con la Costa Rica. Una considerazione decisiva: la Macedonia ha giocato all'italiana, difesa e contropiede. Più una dose di coraggio, voglia di vincere, abnegazione, cose mancate agli azzurri che dopo il vantaggio sono sembrati quasi appagati. Alcuni note sono state positive, sebbene la fase offensiva non sia di certo irresistibile: si segna pochissimo e con il contagocce, dietro invece si subiscono gol molto ingenui. Anche Donnarumma è stato messo sul banco degli imputati per la rete concessa ai macedoni, memore di quello che era successo nello spareggio per il Mondiale. Spalletti avrà molto da lavorare e capire come far rendere al meglio il suo 4-3-3 per arrivare alla qualificazione all’Europeo.

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