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Striscioni, cori e fischi: Allegri spacca i tifosi. E i numeri non lo aiutano

Quaranta giorni da incubo per la squadra bianconera che sta tenendo ritmi dei tempi di Delneri

Striscioni, cori e fischi: Allegri spacca i tifosi. E i numeri non lo aiutano

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus

Massimiliano Allegri spacca la tifoseria della Juventus. La prova tangibile? Domenica contro l’Atalanta, prima del fischio di inizio del signor Guida, in Curva Sud è stato srotolato uno striscione per celebrare gli oltre mille punti conquistati in bianconero dal tecnico livornese: “Solo tu 1000 e più...Immenso Allegri”. Poi i cori in favore dell’allenatore toscano ricambiati con un cenno di saluto verso lo spicchio di stadio dove di solito staziona la parte più calda del tifo bianconero. Un pubblico, dicevamo, spaccato attorno alla figura di Allegri. Per capirlo sono bastati i fischi partiti tra il primo e il secondo tempo all’indirizzo della squadra, fischi provenienti soprattutto dalla tribuna dello Stadium. A tenere banco, ancora una volta, le prestazioni fornite da Danilo e compagni da un mese e mezzo a questa parte. Pronta la risposta della Curva Sud che in difesa della squadra e di Allegri ha fatto partire il coro “Pubblico di m...” proprio all’indirizzo dei fischiatori. Pro e contro Allegri, no Max contro sì Max, i tifosi non ne discutono solo sui social network, ormai vero e proprio bar sport virtuale dei tempi moderni.
SPACCATI
Gli oltre 39mila presenti sugli spalti domenica scorsa, sono spaccati sul tecnico. Le statistiche e le prestazioni, però, da qualche tempo a questa parte girano a sfavore dei bianconeri. Senza entrare troppo nel dettaglio della stagione in corso, il dato più eclatante che balza all’occhio degli “analisti bianconeri” è il punto in meno collezionato dalla Vecchia Signora quest’anno rispetto al medesimo periodo attraversato dodici mesi fa, quando i bianconeri erano stati letteralmente travolti - anche dal punto di vista della classifica - dalle vicende giudiziarie riferite al caso plusvalenze. È vero che in casa Juventus il campionato 2023/2024 è stato denominato quello dell’anno “zero”. Ma è anche vero che la Juve di Allegri dopo 5 mesi giocati ad altissimi livelli si è sgonfiata in 40 giorni. Dal pari con l’Empoli in avanti i bianconeri sono tornati a essere quelli dello scorso anno, senza gioco e senza idee, dove l’improvvisazione la fa sempre da padrona.
DATI ALLA MANO
Intanto non è mai successo con Allegri di incassare due gol a gara in quattro giornate di fila ed è così inusuale nella tradizione bianconera, che per ritrovare il dato bisogna risalire al 1993 con il Trap. Un altro dato inquietante è quello che riguarda i punti fatti nelle ultime 7 sfide, solo 6, e soprattutto i gol subiti dalla retroguardia bianconera: da difesa bunker a difesa colabrodo, con 11 reti subite, una in meno rispetto a quelle incassate nella prima parte di stagione. Infine, Max Allegri come Gigi Delneri: i bianconeri nella stagione 2010/11, dalla 17ª alla 23ª giornata vinsero solo una volta contro il Bari. Pari col Chievo, ko col Parma e col Napoli. Vittoria sui pugliesi, pari con la Samp e sconfitta in casa con l’Udinese e poi in trasferta col Palermo. Una stagione che i tifosi etichettarono come “disastrosa”. L’anno dopo arrivo Conte. La storia si ripete?

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