Tutti i dubbi di formazione di Allegri in vista di Juve-Salernitana e la finale di Coppa Italia

Il Bologna, battendo il Napoli, ha messo la freccia per il sorpasso, prendendosi il terzo posto in classifica. Alla Juve, però, bastano tre punti per accedere alla prossima Champions League: sarà la volta buona? La Salernitana già retrocessa non ha più nulla da chiedere a questo campionato ma c’è da starne certi che a Torino non verrà a fare la vittima sacrificale.

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A DIGIUNO DA UN MESE
D’altronde, i bianconeri, non vincono una partita di campionato da oltre mese, dal 7 aprile scorso, giorno di Juventus-Fiorentina, quando i bianconeri si imposero per 1-0 grazie alla rete segnata da Gatti. Tra campo e panchina, la Juventus è arrivata alla resa dei conti. Massimiliano Allegri si gioca tutto in pochi giorni: contro la Salernitana c’è in palio il pass definitivo per un posto in Champions, nella Capitale si affronta l’Atalanta per tornare ad alzare un trofeo, poi si aprirà la partita sul futuro con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli e la società.

QUESTIONE DI PAZIENZA
«La pazienza è la virtù dei forti, ne avete avuta tanta, ma ormai siamo alla fine e dovete averne ancora un po’» la risposta del tecnico a chi gli chiedeva i primi feedback della dirigenza sul suo operato a 13 mesi dalla scadenza del contratto. Una parte della tifoseria organizzata, intanto, ha già espresso la propria preferenza in panchina, con cori e striscioni a sostegno dello stesso Allegri: «Li ringrazio per questo, fanno piacere gli attestati di stima, ma a loro chiedo una mano per i ragazzi - ha detto - perché contro la Salernitana può essere una giornata importante: la Juve deve tornare a giocare la Champions, abbiamo la possibilità di prendercela in questa sfida e non era un traguardo scontato».
«Ma serve una partita concreta - ha continuato l’allenatore livornese - e di grande attenzione, loro cercano il colpo di coda per ottenere un buon risultato a Torino in una brutta annata e in ogni caso sono una squadra viva, reduce da buone prestazioni contro Atalanta e Lazio e con giocatori veloci in attacco».

TESTA AL CAMPIONATO
Un passo alla volta: guai, quindi, a proiettarsi già alla finale di Coppa Italia: «Snobbare la Salernitana sarebbe una mancanza di rispetto verso i nostri avversari, inoltre la partita più importante è quella che arriva prima» l’appello di Allegri. Così, alla Continassa non si pensa al turnover, anche se va monitorata la situazione in infermeria: «Metterò in campo la miglior formazione possibile - ha detto ancora Allegri -, ma mancheranno Alex Sandro, Danilo e De Sciglio poi devo valutare Chiesa e Yildiz: sono un po’ acciaccati per via di qualche virus, il turco aveva perso diversi chili e Federico era mezzo e mezzo, e vedrò come stanno per fare le mie scelte». In difesa il grande favorito per giocare insieme a Gatti e Bremer è Rugani, ma c’è curiosità di vedere Djalò, ancora oggetto misterioso dopo l’approdo sotto la Mole a gennaio e in attesa dell’esordio in bianconero. «Sta bene e può giocare», ha detto su di lui Allegri.

DA VLAHOVIC A ARRIGO SACCHI
La certezza della Juve sarà ancora una volta Vlahovic: «I numeri sono dalla sua parte, se dovesse giocare contro la Salernitana potrà determinare la partita». Infine, nelle ultime ore Arrigo Sacchi aveva attaccato la Juve, «In 60 anni hanno vinto ciò che ho vinto io in tre», e Allegri è stato “stuzzicato” sul tema: «Le parole lasciano il tempo che trovano: lui è stato un uomo importante per il calcio e va ringraziato».

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