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BATTUTA LA VEKIC

Che impresa per Jasmine! La Paolini è la prima donna finalista italiana a Wimbledon: "Ecco come ho vinto"

Due ore e 51 minuti di battaglia per l'azzurra: "All'inizio ho fatto fatica, poi...". E ora tocca a Musetti per uno storico bis, ma Djokovic...

L'azzurra Jasmine Paolini centra una storica finale a Wimbledon

L'azzurra Jasmine Paolini centra una storica finale a Wimbledon

Seconda finale Slam consecutiva per Jasmine Paolini (n. 7 Wta), che è entrata definitivamente fra le grandi del tennis mondiale. Ha battuto in semifinale per 2-6, 6-4, 7-6 la croata Donna Vekic (n. 37), dopo due ore e 51 minuti di lotta, ed è diventata la prima italiana all’atto conclusivo a Wimbledon e la quinta atleta negli ultimi 25 anni a giocare per il titolo al Roland Garros e sull’erba londinese, dopo Steffi Graf (1999), Serena Williams (2002, 2015, 2016), Venus Williams (2002) e Justine Henin (2006). La 28enne di Bagni di Lucca è virtualmente la n. 5 del ranking, eguagliando la sua amica e compagna di doppio Sara Errani.

L’azzurra ha avuto un inizio complicato, cedendo il servizio nel quinto e nel settimo game e perdendo nettamente il primo set. Nel secondo le è bastato strappare il servizio all’avversaria nel decimo gioco per ristabilire l’equilibrio. Nel terzo e decisivo parziale la toscana ha recuperato per due volte un break di svantaggio, ha mancato un match-point sul 5-4 e uno sul 6-5. Nel supertiebreak sul 9-8 ha avuto la terza opportunità per chiudere e la palla in corridoio di Vekic le ha consegnato la vittoria. «Gli ultimi mesi sono stati pazzeschi per me, - commenta Paolini - cerco di concentrarmi su cosa devo fare in campo. Adoro giocare a tennis, è splendido essere qui, essere in questo stadio è un sogno. Da piccola guardavo molte grandi finali, mi sto godendo questo momento e questo periodo. È stata dura, lei ha giocato in maniera incredibile, tirava vincenti da tutte le parti». Jasmine ha sofferto molto: «All’inizio ho fatto fatica, ma continuavo a ripetermi di lottare su ogni colpo e di migliorare. Questa partita non me la dimenticherò mai. Cercavo di pensare a cosa fare in campo punto dopo punto perché mi sentivo in difficoltà. Non c’è posto migliore di questo dove combattere per ogni punto, è una gioia giocare qui. Grazie anche a tutti gli italiani che ci sono. Per la mia famiglia non è stato facile vedere una partita così. Sono grata di averli qui, che siano stati qui a sostenermi».

E ora il tennis italiano sogna uno storico bis: Lorenzo Musetti cerca il pass per la finalissima, ma di fronte avrà l’ostacolo Novak Djokovic. La sfida avrà inizio dopo l’altra semifinale, un altro scontro tra titani: si affronteranno il russo Daniil Medvedev (n.5), il giustiziere di Jannik Sinner (n. 1), e lo spagnolo Carlos Alcaraz (n. 3).

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