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TORINESI AL COMANDO
03 Settembre 2024 - 19:08
Un'immagine dell'ultimo derby della Mole tra Torino e Juventus
Milano sorride a metà, Roma zoppica da entrambe le parti e a Genova c’è soltanto il Grifone. Così è Torino la grande città a godere dopo tre giornate: Toro e Juve insieme, a braccetto, davanti a tutti, con Inter e Udinese. Da buoni cugini, granata e bianconeri condividono il primo posto della classifica e sarà così almeno per i prossimi dieci giorni, dal momento che c’è la pausa per le nazionali.
E chissà che non possano proseguire insieme, considerando un calendario tutt’altro che proibitivo alla ripresa: il Lecce in casa per Zapata e compagni, la trasferta ad Empoli per Vlahovic e soci. Vanoli e Thiago Motta ci hanno impiegato davvero poco a “cancellare” Juric e Allegri, le similitudini sono molte. Torino è passata da un calcio attendista e difensivo a uno propositivo e d’attacco, proprio com’è nelle corde del varesino e dell’italo-brasiliano. La Juve ha il secondo miglior attacco con sei reti e la difesa “immacolata”, il Toro si difende con cinque gol all’attivo (l’anno scorso ci impiegò addirittura undici partite per arrivare a questi numeri) e tre al passivo, ma avendo già affrontato le big Milan e Atalanta. Ciò che cambia diametralmente, invece, è il clima intorno alle due squadre, con la contestazione a oltranza al presidente Cairo che per ora non ha minimamente influenzato la banda Vanoli.
Per ritrovare un cammino a braccetto tra le torinesi bisogna tornare indietro di quasi mezzo secolo: l’ultima volta capitò nel 1979, quando sotto la Mole sponda granata c’era un certo Radice, artefice dell’ultimo scudetto, e Trapattoni guidava i bianconeri. Graziani e Bettega si sfidavano a suon di gol, Zoff e Terraneo volavano da un palo all’altro, ma alla fine fu una doppia beffa con la vittoria dell’Inter, mentre Juve e Toro chiusero il podio.
Ora la realtà è diversa, i granata sognano di diventare grandi e i bianconeri vogliono giocarsi il titolo fino alla fine. Però è bello provare ad immaginarsi questo duello torinese che vada avanti il più possibile, pur con tutte le difficoltà. Il primo derby sarà il 10 novembre, si giocherà allo Stadium e sarà la dodicesima giornata. Ci separano otto partite dalla stracitttadina, tante ma nemmeno troppe. E allora perché non sognare uno Juve-Toro che possa valere la vetta?
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