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Bebe Vio vince il bronzo: "Non è d'oro ma è perfetta..."

Ancora un'abbuffata di medaglie per la spedizione azzurra a Parigi: due ori dal nuoto e uno dal ciclismo

Bebe Vio vince il bronzo: "Non è d'oro ma è perfetta..."

Bebe Vio fa festa dopo aver vinto il bronzo (foto LaPresse)

Nella settima giornata delle Paralimpiadi di Parigi l’azzurra più attesa era senza dubbio Bebe Vio Grandis (ha aggiunto al cognome del papà quello della mamma), che puntava al terzo titolo ai Giochi nel fioretto categoria B. Si è dovuta accontentare della medaglia di bronzo e lo ha fatto con il sorriso sulle labbra. La 27enne veneta all’età di 11 anni è stata colpita da una meningite, che le ha causato un’estesa infezione e l’ha costretta all’amputazione degli arti. A dispetto delle difficoltà, ha creduto nel suo sogno ed è diventata la campionessa paralimpica più amata al mondo.

Qui sopra Carlotta Gilli premiata a luglio dalla fondazione del nostro giornale, la Fondazione Quarto Potere

LE PAROLE DI BEBE
Dopo aver conquistato la medaglia d’oro a Rio 2016 e a Tokyo 2020, mercoledì al Grand Palais Bebe ha perso in semifinale per 15-9 dalla cinese Xiao e, attraverso i ripescaggi, è approdata alla finale per il terzo posto, che si è aggiudicata per 15-2 sulla coreana Cho. «Sono molto felice - ammette - anche se non è l’oro che si aspettavano tutti. Per come sto mentalmente, questa medaglia è perfetta. Sarebbe andata molto peggio se non avessi avuto intorno persone stupende. Sentivo le urla di tutti. Essere qui è tanto figo e domani (oggi, ndr) avremo un’altra gara (a squadre, anche con la torinese Andreea Mogos, ndr)». Sempre nella scherma è stato argento il 38enne senese Matteo Betti nel fioretto categoria A, superato in finale per 15-3 dal cinese Sun.

ORO NEL CICLISMO
Si è messo al collo il metallo più prezioso il 55enne pavese Fabrizio Cornegliani nella cronometro individuale H1 di ciclismo su strada. «È una vita - commenta - che inseguo questo obiettivo. Ho iniziato con l’atletica e finisco con il ciclismo. Mi sono finalmente tolto quella maledizione dell’argento». Oro anche nel nuoto per il 23enne di Magenta Alberto Amodeo nei 400 stile libero S8 e la 26enne pavese Monica Boggioni nei 50 rana SB3. Sempre in piscina, bronzo nei 400 stile S8 per la 26enne palermitana Xenia Francesca Palazzo e nei 100 stile libero S7 per la 29enne milanese Giulia Terzi.

PORTABANDIERA
Tornando all’handbike, il portabandiera azzurro Luca Mazzone, 53enne di Terlizzi, alla sua sesta presenza ai Giochi, nella crono H2 ha tagliato il traguardo con il secondo tempo. Settima medaglia paralimpica per lui. «A questa età - spiega - è fantastico. Dopo tre Paralimpiadi nel paraciclismo, con Zanardi e Podestà, nelle quali ero contento di aver preso quelle medaglie d’oro, questa per me vale platino». L’infinita Francesca Porcellato, 55enne (proprio giovedì 5 settembre) di Castelfranco Veneto ha festeggiato la sua dodicesima Paralimpiade con il sesto posto nella crono H1-3. Nella classe H3, all’esordio paralimpico, Martino Pini, 32enne di Sondrio, ha chiuso terzo. Stesso piazzamento nel tiro a segno per il 33enne pordenonese Davide Franceschetti nella pistola 50 metri mista SH1 e nel tennistavolo per il 30enne veronese Federico Falco nel singolare MS1.

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