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NITTO ATP FINALS

Carne cruda e filetto di fassone alla piastra: la cena di Sinner (a Torino) nel ristorante preferito da Djokovic...

Dalla suite al Principi di Piemonte al "Solferino": tra Jannik e la città sabauda è amore

Carne cruda e filetto di fassone alla piasta: la cena di Sinner (a Torino) nel ristorante preferito da Djokovic...

Jannik Sinner al ristorante "Solferino"

All’ultimo piano dell’Hotel Principi di Piemonte, dalla suite che gli è stata riservata, c’è una vista pazzesca, a giudicare dal video postato sui social dalla struttura alberghiera a 5 stelle, ancora una volta scelta come quartier generale delle Nitto Atp FinalsJannik Sinner, lo ha ripetuto più volte la “lince” di Sesto Pusteria, ha un legame speciale, quasi unico, con la città della Mole. Travolto dal calore di grandi ma soprattutto da quello dei ragazzini di ogni le età, Jannik, ha toccato con mano quanto entusiasmo ha generato tra la gente - proprio come facevano personaggi del calibro di Valentino Rossi e Alberto Tomba - da un anno a questa parte il fatto di vincere due grandi Slam e balzare in testa alla classifica del tennis mondiale, primo numero 1 assoluto della storia del tennis italiano.

Dallo store Nike di via Roma, dove ha dato “lezione” a piccoli campioni in erba di tennis, alle domande rivoltegli dai ragazzi presenti giovedì sera al Teatro Carignano, Jannik ha dato dimostrazione di sentirsi molto a suo agio quando ha a che fare con i giovanissimi. Anche, ieri, durante l’ora di allenamento contro il numero 2 al mondo Zverev, ad assistere, c’erano sulle tribune le scuole coinvolte dalla federazione. Cori da stadio e un’ovazione per Sinner che al termine della sessione ha lanciato tra il giovanissimo pubblico - c’erano anche dei “carotini in erba” con tanto di copricapo arancione - alcune palline autografate.

Sinner ama Torino e Torino ama Sinner. Se non è ancora riuscito da turista a realizzare il sogno di visitare il Museo del Cinema, Jannik nelle sere scorse è stato avvistato al ristorante Solferino, della piazza omonima, là dove cominciava sempre il suo tour culinario in giro per la città Novak Djokovic. Un gesto scaramantico sognando di ripetere le gesta torinesi del numero 1 al mondo sotto la Mole? «Certo che sono scaramantico - ha detto ai giovani ospiti giovedì al Nike Store - ma certe cose che faccio non ve le dico», ha detto ridendo il numero 1. Qualche gesto, però, lo fa sempre, quasi come un rituale. «Quando indosso il cappellino, comincia il lavoro - ha svelato -. È come quando Valentino Rossi metteva il casco prima di scendere in pista: ho letto che da quel momento esisteva solo la gara».

Altri gesti scaramantici di Jannik «sono far rimbalzare la pallina a terra 5 volte prima della prima di servizio - ha detto - e 7 volte prima della seconda. Ma questo mi aiuta anche a tenere il tempo». Tornando al ristorante “visitato” mercoledì sera, Sinner ha scelto il Solferino per una cena all’insegna dei sapori autentici piemontesi. Per l’occasione (al contrario di Djokovic, vegetariano, ndr), ha gustato la carne cruda di fassone con crema al tuorlo d’uovo e scaglie di parmigiano, seguita da un delizioso filetto di fassone alla piastra con zucchine. Chi ha pagato il conto? Jannik: paga sempre lui quando si esce a cena...

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