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calcio & polemiche
12 Febbraio 2025 - 22:10
L'arbitro Ermanno Feliciani (foto LaPresse)
Due rigori non visti nel giro di un minuto, l’ultimo del recupero di Toro-Genoa, partita giocata sabato sera scorsa allo stadio Olimpico Grande Torino. Il conseguente stop - almeno per un turno - dell’arbitro Ettore Feliciani, l’audio dello stesso svelato a Open Var di DAZN, «fischierei fallo alla difesa», si sente dire. Con tutta questa carne al fuoco mercoledì 12 febbraio è intervenuto a lato della consegna del premio Bearzot 2025 il presidente dell’Aia, Antonio Zappi: «Quello appena passato è stato il primo vero weekend nero da quando è a capo dei fischietti italiani: sotto accusa finiscono il Var e i suoi protocolli. Il rosso a Tomori nonostante il fuorigioco di Colombo dell’Empoli, il gol dell’Inter che nasce da un calcio d’angolo che non si sarebbe dovuto assegnare, fino ad arrivare al mano non mano di Gatti nella gara tra Juventus e Como e al rigore non concesso al Torino per la trattenuta su Sanabria.
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«È chiaro che non siamo soddisfatti - ha dichiarato ancora Zappi -. Qualche problema c’è stato e non possiamo negarlo». La questione, aggiunge anche il numero degli arbitri italiani, è però più ampia. «Ma l’arbitro non può che applicare il protocollo dell’Ifab, è questo l’istituto che modifica gli strumenti protocollari e se deciderà di aggiornarli per garantire la regolarità del calcio noi lo faremo volentieri, siamo da sempre aperti alla sperimentazione».
«Dal nostro punto di vista c’è una grande apertura - ha continuato Zappi -. In collaborazione con l’IFAB nei giorni scorsi si è avviata una sperimentazione sull’ostruzionismo e le perdite di tempo dei portieri. Noi siamo tendenzialmente favorevoli a tutto ciò che è sperimentazione. Anche sul VAR a chiamata, da parte nostra c’è grande apertura ma tutto dipende dall’IFAB».
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